L'illusione di un approdo

L'illusione di un approdo L'illusione di un approdo razione più ovvia sarebbe quella di inserire le schede in un computer e vedere cosa succede. Il modello di Isolano è Le città invisibili di Calvino, da cui deriva non solo la struttura narrativa ma anche le quantità numeriche. Sono cinquantacinque le città visitate da Marco Polo nelle sue ambascerie e descritte a Kublai Kan, proprio come le isole-comete di Franco. Inoltre, i due libri si collocano nello stesso genere del «fantastico mentale» e riflettono un'analoga concezione del mondo, minacciato da Chet Baker, tra le figure che sì incontrano ne/ manuale E/ecla/Ca/litnard «Il jazz - olire il bepop» di Francie Bergerot e Arnaud Merlin oggi al delta... cosmopolita e multicolore»: solo il tempo, come sempre, saprà discernere quanto di valido dovrà essere salvato. Per ora godiamoci questo caleidoscopico spettacolo. I meriti di questo libro, che si articola per oltre cento pagine, sono molteplici, ai quali si accompagna una ricca e curata iconografia. Ma il discorso non si ferma qui perché il curatore dell'edizione italiana, il noto storico e critico Franco Fayenz, ha aggiunto al testo base una sessantina di altre pagine di «testimonianze e documenti» che vanno da illuminanti interviste di musicisti, a stralci di testi pertinenti all'argomento, da una doverosa rivalutazione del jazz contemporaneo italiano, ad una elencazione di film e documentari, nonché ad una serie di utili apparati. Insomma «Il jazz - oltre il bebop» è un manuale degno del suo nome. Giorgio Merighi un senso di sfacelo e di vuoto. C'è l'isola delle donne, dove sono rimaste solo le loro scarpe, l'isola delle forche, piena di strumenti di torture, l'isola delle malattie, che si annullano attraverso un incrocio di morbi, facendo scattare i meccanismi immunitari, c'è l'isola degli stadi, con il pubblico senza le squadre, c'è l'isola delle piogge e quella dei venti, l'isola del segreto e quella del silenzio, l'isola degli amori non corrisposti e quella del bacio della buonanotte, dove «si dorme a occhi chiusi, ma si sogna a occhi aperti».

Persone citate: Arnaud Merlin, Calvino, Chet Baker, Franco Fayenz, Giorgio Merighi, Isolano