Wagner domina alla Scala
Wagner domina alla Scala Wagner domina alla Scala Muti ha presentato il programma mentre si chiede una legge speciale di Jean-Claude Penchenat e Myriam Tanant. L'attenzione ai compositori di oggi vedrà, nel 1996, la presentazione di un'opera che Luciano Berio sta preparando appositamente per la Scala. Ai cartelloni futuri si sta già lavorando in modo concreto, ma il sovrintendente Fontana non nasconde le difficoltà economiche, ribadendo la necessità di una legge che riconosca anche formalmente la diversa fisionomia del suo teatro rispetto agli altri. Per il balletto, si susseguiranno «Lo schiaccianoci» di Ciaikovskij, coreografia di Rudolf Nureyev e direttore Armando Gatto (14 dicembre), «Carmen» di Bizet, «Etudes» di Czerny (il 5 febbraio, con Alessandra Ferri), «Il rosso e il nero» di Berlioz, coreografia di Uwe Scholz (11 marzo), «Creazione», coreografia di Jean Grand- Maitre, con il Gruppo contemporaneo del Teatro alla Scala (26 aprile), «Capriccio per piano» di Stravinskij, «Three preludes» di Rachmaninov, «Creazione» di Schostakovic (18 maggio), «Don Chisciotte» di Minkus, coreografia di Nureyev (1 giugno), «Embrace tiger and return to mountain» di Morton Subotnik, «Circles» di Luciano Berio, con il Gruppo contemporaneo del Teatro alla Scala (26 giugno), «Romeo e Giulietta» di Prokofiev (il 17 luglio, con Alessandra Ferri). Il 2 settembre cominceranno intanto i concerti, con i Wiener Philharmoniker diretti da Muti; nella sfilata di ospiti famosi manca Claudio Abbado, e Muti se ne dispiace molto. Le celebrazioni monteverdiane comprenderanno «L'incoronazione di Poppea» in ottobre. In dicembre, «Ivan il terribile» di Prokofiev, accompagnato dalla proiezione dell'omonimo film di Eisenstein. Nel settembreottobre '95 la Scala sarà in Giappone con «Traviata», «Falstaff», «Requiem» di Verdi diretti da Muti, con «La fanciulla del West» diretta da Sinopoli e col balletto «La bella addormentata», per un totale di 19 recite. MILANO. Tradizione tedesca, tradizione italiana, opera francese del XIX Secolo, opera contemporanea: queste le linee direttrici della stagione della Scala per il '94-95. L'inaugurazione è affidata a «Die Walkiire» di Wagner, direttore Riccardo Muti, con Placido Domingo e Waltraud Meyer, regia di André Engel. Il progetto, spiega Muti, è di preparare l'intera Tetralogia, «e una volta ben immagazzinata, presentarla in rigoroso ordine cronologico». Quasi a indicare una simbolica polarità rispetto a Wagner, lo stesso Engel firmerà (il 18 aprile) «Salome» di Richard Strauss, proposta dalla National Welsh Opera di Cardiff, direttore Myung Whun Chung. Secondo appuntamento ( 12 gennaio) con «La fanciulla del West» di Puccini; sul podio, Giuseppe Sinopoli, regista Jonathan Miller. Seguirà (il 31) «Rigoletto» di Verdi diretto da Muti, con Renato Bruson e Marianna Pentcheva, regista Gilbert Deflò. Verdi è ancora presente con il quasi ignorato «Stiffelio» (29 marzo, in prima per la Scala) allestito dal Covent Garden con José Carreras e diretto da Gianandrea Gavazzeni, con «La traviata» (il 26 maggio, edizione di Liliana Cavani, protagonista Tiziana Fabbricini) e con «Falstaff» ( 11 giugno, edizione di Strehler), entrambe le eseucuzioni guidate da Muti. Il quale dirigerà anche un altro titolo della grande musica italiana: «Mefistofele» di Boito (28 febbraio), coproduzione con la Wiener Staatsoper, regia, scene e costumi di Pierluigi Pier'Alli. Il discorso sull'opera francese è affidato a «La damnation de Fauf-: diBerlioz(ll maggio), realizzi ione dell'Opera Bastille di Parigi, con il direttore Seiji Ozawa e la regia di Luca Ronconi, e «Les contcs d'Hoffmann» di Offenbach, direttore Riccardo Chailly e regia di Alfredo Arias. La musica contemporanea ha un solo titolo: «La station thermale» di Fabio Vacchi (19 marzo) diretta, per la prima volta, da una donna: Claire Gibault. L'allestimento è dell'Atelier Lyrique de l'Opera de Lyon, regia Ornella Rota Vienna, per 35 milioni Werner Herzog per la «Norma» di Verona Franca Valeri dirige «La bruttina stagionata» a Marina di Pietrasanta
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