Un investimento di 16 mila miliardi
Un investimento di 16 mila miliardi Un investimento di 16 mila miliardi Alle 15,32 di oggi i tre astronauti ameiv v,\ partiranno verso la I.u: .. lanciati dal missile più putente mai costruito; dopo un viaggio di 400 mila chilometri calpesteranno, primi degli uomini, il suolo del nostro satellite; poi in tre giorni ridiscenderanno verso un piccolo quadrato di mare jjel centro del Pacifico. Sono passati venticinque anni dai primi esperimenti con razzi a Peenemunde, dodici dal primo Sputnik; e sette mesi dal primo volo umano sulla faccia nascosta della Luna. Quello d'oggi è un fatto storico che dà inizio ad un'età nuova; e ne abbiamo coscienza, ciò che forse non era mai accaduto per le vi- : cende davvero importanti dell'umanità. Che cosa significhi l'impre-1 sa di Armstrong, Aldrin e Collins è stato detto tante volte, e del resto appare intuitivo. E' « la fine del mondo finito », scrive L'Express; è il salto oltre le Colonne d'Ercole della gravità « che da un milione d'anni ci teneva chiusi come prigionieri in una mila minsi buia », aflerma fastruiiouiu inglese sir Bernard Lovell. E' una sfida a limiti che sembravano invalicabili, coraggiosa quanto il « folle volo » di Ulisse, ma razionale e' calcolata. E' l'inizio di imprevedibili ittività negli spazi extraterrestri, e il primo tentativo di ottenere risposte valide a domande antiche: fuori della Terra esistono altre forme di vita? altre intelligenze? Queste osservazioni sul presente e speculazioni sul futuro spiegano il fascino dell'impresa lunare, l'attesa del mondo, lo sgomento che talvolta traspare sotto l'entusiasmo (nell'inconscio non ei siamo liberati di tutti i | tabù). Ma conviene ricordare che il volo dei tre astronauti è una svolta nella storia anche per motivi pratici, di interesse immediato per ogni uomo. Lo sbarco sulla Luna apre un'era nuova anche sulla Terra. Molti affermano che i soldi della conquista spaziale potevano essere spesi meglio per provvedere alle miserie dell'umanità. E' un ragionamento di saggezza solo apparente: i 16 mila miliardi di lire serviti a mandare l'Apollo 11 sulla Luna, non importa se per ragioni ideali o di prestigio, sono un ottimo investimento; e ne trarranno profitto tutti i paesi. Non sono rettorica le parole incise sulla targa che Armstrong e Aldrin deporranno sul nostro satellite: «Siamo venuti con spirito di pace in nome di tutta l'umanità ». Dalla Luna, a scadenza più o meno lontana, ricadrà una pioggia d'oro: il « fallout » di questo prodigio scientifico, tecnico e organizzativo si tradurrà in grandi progressi per noi terrestri. Gli otto o nove milioni di pezzi del Saturno, della nave spaziale e del « ragno » lunare rappresentano altrettante conquiste dell'astrofisica, della metallurgia, dell'elettronica, della chimica, della biologia; il volo è una vittoria insieme dei computer*, della ricerca universitaria, della programmazione industriale e politica. Entro pochi anni vivremo tra oggetti quotidiani derivati dall'esperienza lunare: trapani ultrarapidi e automobili migliori, televisori miniaturizzati e magari padelle dove il fritto non attacca. Su un piano più alto e importante, vedremo novità rivoluzionarie. Avremo previsioni mete orologiche più sicure: gli esperti calcolano che, riducendo i danni del maltempo, in cinque anni si possono recuperare le spese dell'Apollo 11. I vascelli spaziali, fotografando la Terra a raggi infrarossi, riveleranno risorse minerarie sconosciute e indicheranno le zone più fertili, orientando le culture. La tecnica perfezionata dei computers suggerirà soluzioni razionali dei più gravi problemi umani. Il volo dell'Apollo segna che nella storia politica. La conquista lunare consolida il primato scientifico t organizzativo, e quindi la supremazia militare ed il prestigio degli Stati Uniti; i sovietici sono al secondo posto. Ma sulla Luna arriveranno, e per decenni non li seguirà nessun altro. L'egemoni» dei due Supprgrandi è incontrastata anche nello spazio: nessun paese potrà sfidarla neppure con atti di pirateria, come fecero i Drake ed o conferma — una svolta an-1 i Morgan contro la supre | Cape Kennedy. Tutta la famiglia (con bandiera) al
Persone citate: Aldrin, Armstrong, Bernard Lovell, Cape, Kennedy
Luoghi citati: Stati Uniti
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