IL GRANDE IMPUTATO

IL GRANDE IMPUTATO IL GRANDE IMPUTATO UMILANO N anno fa? Sospira Sergio Cusani, imputato eccellentissimo di Mani pulite: «Come faccio a non ricordarmi di un anno fa?». Impossibile per uno che proprio di questi giorni, un anno fa, entrava a San Vittore per uscirne sei mesi dopo, centottanta giorni e centottanta notti dopo. «Come si fa?», ripete: «Non auguro la galera a nessuno, perché chi parla con leggerezza del carcere dovrebbe provarlo d'estate, quando manca l'acqua e la cella si trasforma in un forno». Dunque, benvenuto decreto Biondi? Risposta immediata, una via di mezzo tra autodifesa e protesta: «Io ho già dato», dice. Poi riflette: «Comunque, dò un giudizio positivo sulla carcerazione abolita, l'importante è che sia un provvedimento allargato a tutti, che non resti un privilegio di pochi. Però sono strabiliato...». Perché strabiliato? «Per l'atteggiamento della sinistra: finché ne fa una questione formale di decretazione per 2 mila privilegiati, d'accordo. Ma perché non ha mai affrontato il vero problema dei metodi usati dalle procure e del continuo saccheggio del codice di procedura penale? E' strabiliante che la sinistra inneggi agli sbirri, che il garantismo sia diventato la bandiera della destra e che 0 forcaiolismo sia rimasto tutto a sinistra. Strabiliante ma spiegabile». Avanti con la spiegazione. «E' la conseguenza dell'uso, da parte del pds, della magistratura per fini di lotta politica contro gli avversari: ieri contro Craxi, oggi contro Berlusconi, domani contro pincopallino». Un giudizio durissimo, non le sembra di esagerare? «Esagerare? Ma se è noto da tempo che dentro la magistratura, soprattutto nelle procure, c'è una corrente forte che ha il suo centro in Luciano Violante. E che il pds ha sempre potuto contare sui giudici del pool Mani pulite come potenti, diciamo così, difensori d'ufficio». Addirittura? «Tutti sanno a palazzo di giustizia della vicenda che riguarda l'impresa barese Dioguardi nei lavori in Lombardia. E tutti sanno dei rapporti tra la Dioguardi e l'onorevole D'Alema: perché su questo filone il pool non è andato avanti?». In altri casi i giudici hanno colpito duro anche esponenti ex pei o pds. «Di fronte all'evidenza hanno fatto il oiininio decente». Critica l'atteggiamento e le proi ste della sinistra nei cor. Tronti del decreto, ma non ha detto cosa ne pensa lei. «Vuole sapere l'opinione vera?». Quella vera. «Che ci si sta pi e< ccupando di mille o duemila imputati privilegiati di Mani pulite quando non ci si è mai occupati delle decine e decine di migliaia di cittadini comuni in attesa di giudizio, delle decine di migliaia di detenuti comuni che languono in galera. I tribunali penali sono intasati, paralizzati da processi e processini di Mani pulite mentre, per gli imputati comu-

Persone citate: Berlusconi, Craxi, D'alema, Dioguardi, Luciano Violante, Sergio Cusani, Tronti

Luoghi citati: Lombardia