«Noi cacciatori al mare di amori infedeli» di Pierangelo Sapegno

W Lavoro di spie nell'estate della Versilia: crescono le indagini prematrimoniali e quelle tra gay W Lavoro di spie nell'estate della Versilia: crescono le indagini prematrimoniali e quelle tra gay «Noi, cacciatori al mare di amori infedeli» Così scattano le trappole degli «007» anti-tradimento La passeggiata sul lungomare di Viareggio, «capitale» della Versilia e teatro di tradimenti e infedeltà Per un giorno sulle tracce di Laura E alla sera l'ex indossatrice viene sorpresa sull'auto dell'amante va trovato dei capelli biondi, nell'auto e fra i vestiti di lui. «Voglio sapere», disse, «e poi voglio capire se è una cosa seria, o una scappatella». Tre giorni di appostamenti e di indagini, prima della scoperta, con tanto di prove, e cioè di foto. Il marito si appartava con un ragazzo alto e distinto, «ovviamente biondo». Era quello il suo amante, «da oltre un anno», precisano all'agenzia. E la signora tati nelle foto e negli attestati appesi alle spalle, e da due anni e mezzo quest'agenzia nel cuore della Versilia. Posa la pistola, muove le mani piccole e alza il pollice e l'indice, come se volesse contare. Esistono due tipi di tradimenti, dice: «quello fisso e quello occasionale, più difficile da scoprire». Poco tempo fa, racconta, venne qui una bella signora bruna, gelosa del marito. Ave¬ restò lì, senza parole. «Beh, si sono separati subito». Storie come questa, ce n'è più d'una. E ce ne sono anche di più tristi, perché a volte capitano genitori disperati che non riconoscono più i loro figli o che li hanno persi negli orrori della droga. Quella della signora Laura, invece, «è una banale storia di infedeltà». Giorni fa è venuto il marito, piccolo imprenditore della Per una notte rivive la magica atmosfera della Dolce Vita: anche Anita Ekberg al défilé di Balestra Brianza, 42 anni. La moglie è una ex indossatrice, passa l'estate qui, e lui sospetta qualcosa. Adesso, però, la mattina se ne va via senza che succede niente, la signora Laura che prende il sole ai bagni e i due bimbi che giocano, mentre l'armadio e la tedesca la spiano con prudenza. Alle 13 rientro in albergo, e Sberla ora sta lì a cuocere nel Bar gelateria davanti a una pinta di birra. A volto, per far la posta sotto a un albergo, si prende la bicicletta di un gelataio e ci si traveste così. «E quando ci si accorge di essere notati, l'importante è sparire, non farsi più vedere». Altre volte, si passano le mance, per farsi aiutare da qualcuno. Quando si pedina uno o lo si insegue in macchina, non si sta mai appiccicati alle spalle, ma sempre una o due auto dietro, come nascosti. Segreti banali, magari non sembra neppure troppo difficile. «Eppure non è così facile: basta un niente per rovinare tutto o per perdere il momento importante». Questa volta, per ora, fila tutto liscio. Solo che non succede niente. Alle 15 arriva anche lei, al bar, assieme alla tata filippina, si siede e ordina un tè freddo. Chissà da che parte sta la tata, se con lei o con il marito. Poi appare un giovanotto, più o meno trent'anni d'età. Si accomoda a un tavolino di fianco e prima di andarsene lascia un bigliettino. Forse non se ne sarebbe accorto nessuno, nemmeno Sberla, se quel pezzetto di carta non l'avesse raccolto lei mentre la tata non guardava. Troppo tardi, adesso, per seguire il giovanotto. Non resta che aspettare, sulle piste di Laura, per vedere se i due si rincontrano. In ufficio, chiama il marito: «Mi ha detto che stasera va a una cena a casa di amici». Così, alle 19, nuovo appostamento, davanti a una villa di Forte dei Marmi. Laura arriva da sola, mezz'ora dopo. Questa volta, però, qualcosa accade. E' come trovare una carta al gioco, scoprire la quarta al poker. E quando si ferma una Mercedes e scende il giovanotto che aveva lasciato il biglietto al bar, l'agente fermo nella Bmw comincia a scattare foto a ripetizione nascondendo la piccola macchina sotto l'ascella. Ci vorranno ancora poco più di tre ore per avere la prova buona: Laura e lui escono insieme e vanno via sulla Bmw. Non tornano in albergo, però. Toto Cutugno sta cantando alla radio, «lasciatemi cantare perché ne sono fiero, sono un italiano, un italiano vero». L'Italia vola ai mondiali, e la notte impazza. L'agente Sberla ha appena finito di lavorare. Pierangelo Sapegno

Persone citate: Anita Ekberg, Balestra, Dolce Vita, Toto Cutugno

Luoghi citati: Forte Dei Marmi, Italia, Viareggio