L'anagrafe dei figli in provetta

Albo donatori Albo donatori L'anagrafe dei figli in provetta ROMA. Si fa l'anagrafe dei figli in provetta. I loro papà 'artificiali' si sono riuniti ieri all'Istituto supcriore di Sanità. Si è avuto un primo risultato: sono stati unificati i registri parziali che dal 1992 ad oggi erano stati tenuti, da una parte dall'Istituto Superiore di Sanità, e dall'altra dalla Sifes, la società italiana di fertlità e sterilità, che fa capo al professore Carlo Flamigni dell'università di Bologna. Ma molto c'è da fare. Due su tre bambini nati con le tecniche della procreazione assistita sfuggono a qualsiasi controllo, perchè dopo la gravidanza la donna desidera difendere la sua privacy. I dati finora acquisiti sono molto parziali. Al 1992 si parlava di 5 mila cicli ottenuti con il metodo FIV, fecondazione in vitro, equamente divisi tra i centri Sifes e i centri che facevano capo all'Istituto Superiore di sanità. Ora si va verso la legge, che deve soprattutto stabilire standards di qualità. A questo punto l'Istituto Superiore. 'Decidere invece se una donna potrà essere mamma con le tecniche mediche ad una certa età piuttosto che ad un'altra, spetterà soltanto alla parte politica'. Oggi si sono incontrati i signori in camice bianco. Però su alcuni di loro appaiono talvolta sulla stampa gesti e iniziative che hanno del clamoroso, che sembrano voler sfidare la legge e la morale. [Agi]

Persone citate: Carlo Flamigni

Luoghi citati: Bologna, Roma