Chi ha paura di Giuliano Amato?

Chi ha paura di Giuliano Amato? Chi ha paura di Giuliano Amato? UNQUE da Jacques Delors a Jacques Santer. Con ogni probabilità, sarà questo il risultato del vertice straordinario convocato per oggi a Bruxelles. Cioè a succedere al più autorevole e incisivo presidente della Commissione (l'esecutivo della Comunità, ora Unione Europea) sarà chiamato, salvo imprevisti, un semioscuro uomo politico lussemburghese, che era fuori da ogni possibile lista di candidati, al vertice di Corfù di venti giorni fa. Merito, diciamo così, del primo ministro inglese John Major, e del suo veto a quello che era il candidato francotedesco, il premier belga Dehaene, sostenuto alla fine da tutti e nove gli altri membri del Consiglio Europeo. Non che Santer, primo ministro a sua volta del Granducato, non sia un europeista convinto, come Dehaene. E che non abbia doti di iniziativa e di leadership (almeno speriamo). Ma è chiaro che si tratta di una soluzione di ripiego, in vista della necessaria adesione britannica, pur senza fare a Londra la plateale concessione di un «suo» candidato. Il punto è che questo è un momento delicatissimo per l'Unione Europea, alle prese con problemi di ogni genere, economici e politico-istituzionali, sostanzialmente divisa tra coloro che vogliono comunque puntare a un'integrazione sempre più stretta, a tendenza federale, e altri che, più o meno nella scia inglese, hanno in mente poco più che una grande area di libero scambio (difficilmente conciliabile con una effettiva presenza politica sulla scena mondiale). E in un momento come questo un presidente che viene da un piccolissimo Stato, grande quanto un pezzo di Parigi o di Roma, non può oggettivamente esercitare una grande influenza. Certo, c'è la regola non scritta che, alla testa della Commissione, dopo un socialista viene un democristiano (le due maggiori forze politiche europeo) e che, dopo il rappresentante di un grande Paese è il turno di un Paese piccolo. E il socialista francese Delors ha «regnato» per dieci anni. Ma, ovviamente, non è una regola assoluta, specie in circostanze assai particolari, come quelle attuali. Tant'è che, dopo la spec part tual specparttualispec I part I tual (Segue da pagina 8) E' mancato Ernesto Cellio Lo annunciano la moglie Natalia, i figli Roberta e Mario, i fratelli e rispettive famiglie. Funerali oggi ore 11,45. — Torino, 15 luglio 1994. L'11.7.1994 serenamente è mancata Guglielmina Grillo A funerali avvenuti ne danno con tristezza l'annuncio i nipoti Edoardo Denaro con Rinella, Paola e Carla; Marialuisa Denaro Pergolis con Lucio. — Torino, 15 'uglio 1994. Improvvisamente è mancato Vittorio Tabacco Strada Mongreno 51. Funerale oggi Castagreto Po ore 16.30. Torino, 15 luglio 1994. E' mancato dopo breve malattia Luigi Acchino lasciando in un dolore profondo la moglie Milena, l'adorato figlio Pier Carlo con la moglie Simonetta. Si uniscono al dolore la madrina, le zie Caterina e Giuseppina, i cognati Danilo e Ada. cugini, consuoceri, gli amici tutti Un grazie sentito ai cari cugini Ernestino e Piersandra e gli amici di sempre Enzo e Livia I funerali avranno luogo sabato 16 c.m. ore 10 parrocchia Pace. Indi la cara salma verrà tumulata nel cimitero di Moncalieri. La presente è partecipazione e ringraziamento. Torino, 13 luglio 1994. Carla, Iso ricordano affettuosamente il caro GINO. Barbara, Flavio, Virginia, Eleonora coi nonni Lucia, Natale sono vicini a Piercarlo e Milena. bocciatura di Dehaene, si era fatta l'ipotesi del leader socialista spagnolo Gonzalez. E si era fatta, dopo la rinuncia del premier di Madrid, forse con una maggiore plausibilità politica, l'ipotesi del nostro ex presidente del Consiglio Giuliano Amato. Dunque una candidatura italiana, di grande prestigio. Che aveva ufficiosamente l'appoggio spagnolo e, per quel che si sa, anche francese (che avrebbe potuto portarsi dietro anche quello tedesco, senza andare incontro a un no inglese). Però non ha avuto l'appoggio del governo di Roma. Perché? Ufficialmente si è detto che c'è un altro candidato italiano a un'altra importantissima carica intemazionale (Renato Ruggiero all'Organizzazione del commercio mondiale) e che non è realistico puntare a due posti di quel genere. Una ragione solida. E l'ambasciatore ed ex ministro Ruggiero è un altro di quei pochi italiani che possono contare su una diffusa stima oltreconfine. Resta che si tratta di due cariche molto diverse e che la presa di distanza dalla candidatura Amato è apparsa a molti eccessiva, nei tempi e nella forma. Per esempio, quando venne fuori la notizia di un appoggio spagnolo, il ministro Martino si affrettò a dire che si trattava semplicemente di illazioni giornalistiche... C'è chi dice o sospetta che il mancato appoggio del governo di Roma derivi dalla politica interna e dalla scarsa volontà di avere un presidente «italiano» non omogeneo con la maggioranza di Montecitorio. Chissà. Speriamo intanto che Renato Ruggiero ottenga il posto al quale giustamente aspira, confortato da moltissimi consensi internazionali, e che in questo caso il sostegno italiano sia convinto e soprattutto efficace. Aldo Rizzo :zo RINGRAZIAMENTI I familiari di Cecilia Chiavarino ved. Musso commossi per la dimostrazione di abutatale, ringraziano sentitamente quno stati loro vicini. — Torino. 15 luglio 1994 ANNIVERSARI 1990 1994 Arturo Rampa Ricordandoti con tanto alletto. I tuoi figli. 1993 1994 Simone Beccaris Tutte le parole più belle non bastacordare il ragazzo meraviglioso che tasciugare le nostre lacrime 1984 15 luglio 19 Piero Lussiatti S. Messa S. Angeli Custodi ore 18,30. 1993 1994 RAGIONIERA Marcella Comoglio ved. Calvi Sei seniore nei nostri pensieri Macugini 1986 15 luglio 1 Andrea Cappellano La famiglia lo ricorda con immutapianto 1987 19 Teresa Borri Aiutaci sempre nonna GEV