Haiti prove tecniche d'invasione

Si stringe il cerchio della Casa Bianca attorno al regime golpista di Cedras Si stringe il cerchio della Casa Bianca attorno al regime golpista di Cedras Haiti, prove tecniche d'invasione // Washington Post rivela: i marines hanno simulato il blitz alle Bahamas «E' il mio ultimo 14 luglio» Lo sbarco è avvenuto l'altro ieri a Grcat Inagua, una delle isole Bahamas. 1 marines impegnati erano 400 e in due giorni hanno organizzato per finta lo sgombero di 2 mila civili. L'operazione si è conclusa ieri e a detta dei comandanti militari americani è andata «benissimo». Doveva restare segreta, ma il «Washington Post» l'ha raccontata con molta evidenza. Non si è trattato della prova dell'invasione di Haiti ma dell'eventuale partenza da quel Paese dei cittadini americani che vi vivono, circa 5 mila persone. Per il momento quella gente non corre pericolo, ha detto la portavoce della Casa Bianca Dee Dee Myers, ma «la situazione si va deteriorando e le cose potrebbero farsi di colpo difficili per loro». Così bisogna essere pronti a farli partire, e questo spiega l'esercitazione appena compiuta. La Myers ò stata costretta a confermarla dalla rivelazione del «Washington Post», ma lo stesso giornale avanza il sospetto che forse non si ò trattato di un vero «scoop». La cosa più probabile, dice, è che la Casa Bianca, volendo far arrivare ai militari haitiani i suoi «rumori di guerra» senza sbilanciarsi, stia ricorrendo alle «indiscrezioni pilotate». Ufficialmente, infatti, l'invasione «non ò imminente, se per imminente si intende domani o dopodomani», ha detto ancora una volta il «sovrintendente» della crisi haitiana William Gray, e la linea di Bill Clinton rimane la stessa: l'attacco armato non è escluso, ma l'azione principale, per togliere di mezzo gli autori del golpe che han¬ NEW YORK NOSTRO SERVIZIO no spodestato il presidente Jean Bertrand Aristide, rimane quella delle sanzioni economiche. In realtà, nei corridoi dell'Onu sono tutti convinti che la cosa che davvero gli Usa stanno aspettando, per muoversi, è che il Consiglio di sicurezza approvi una risoluzione che autorizza l'uso della forza nei confronti dei militari haitiani, in modo che subito dopo l'attacco i soldati americani possano venire sostituiti dai caschi blu. Una cosa che assolutamente Clinton vuole evitare, infatti, è una situazione come quella lasciatagli da Bush in Somalia. Che Clinton stia andando «inesorabilmente verso l'invasione» sono ormai convinti anche i politici di Washington, che hanno dato il via a una sorta di fuoco di sbarramento contro la Casa Bianca. In prima linea c'è naturalmente il capo dei senatori repubblicani Robert Dole, che volendo prendere il posto di Clinton nel 1996 è praticamente contro qualsiasi cosa (ha proposto la creazione di una commissione di studio che metterebbe in frigorifero ogni decisione); ma c'è anche il democratico Sam Nunn, ascoltatissimo capo della commissione Forze armate del Senato. Secondo lui il problema Haiti dovrebbe comunque restare al «secondo posto» rispetto al problema dell'armamento nucleare della Corea del Nord, e poi bisognerebbe chiedere ad Aristide, che grazie all'invasione americana verrebbe rimesso al suo posto, un impegno a rispettare i diritti umani, a garantire le prossime elezioni e soprattutto a non «vendicarsi» dei suoi nemici di oggi. E' mancalo il COMMENDATORE Carlo Giannottl Servetti Lo piangono i figli Franco e Piero, nuore, nipoti, pronipoti e la cognata Gina Servetti. Un particolare ringraziamento al dott. Mario Bo e alle signore Herlinda S anche? e Amanda Torres per le affettuose cure prestate. Il Santo Rosario nella chiesa Santa Maria Goretti (via Actis 20) alle ore 20 di venerdì 15.1 funerali sabato 16 ore 8.15 nella chiesa di Santa Maria Goretti. Non fiori ma offerte alla I.E.M. via Scialoja 8 Torino. La presente è partecipazione e ringraziamento. — Torino. 14 luglio 1994. La famiglia Campla partecipa al dolore di Piero e Franco. Adello e Angelica Bella sono vicini a Franco in questo triste momento. Alberto, Rita, Emilia e Carla Moretti sono vicini agli amici Franco e Piero. La famiglia Pardlnl si unisce al dolore della famiglia Giannotti Servetti (Roma). Franco Traballio e Plerfranco Gobetto partecipano al dolore dei signori Piero e Franco Servetti. Tutti I collaboratori della Servetti S.p.A. partecipano al dolore della famiglia. I Collaboratori della Ditta Flora partecipano al lutto dei propri titolari. I Collaboratori della Ditta DI.Fra. partecipano al lutto degli amministratori Franco e Piero Servetti. La Co.Pr.A. S.p.A. partecipa con grande commozione al dolore dei familiari per la scomparsa del COMMENDATORE Carlo Giannotti Servetti eminente ed indimenticabile figura del mondo della profumeria italiana. Milano, 14 luglio 1994. Partecipano al lutto: Egidio Bandera Andrea Frlgerl Oreste Mercaldl Luciano Rescall. Renzo Frlgerl, presidente della Co.Pr.A. S.p.A., si unisce profondamente commosso al grande dolore della famìglia per la morte del caro amico COMMENDATORE Carlo Giannotti Servetti Milano, 14 luglio 1994. Mario e Alberto Uselllnl sono profondamente vicini a Franco. Piero e le loro famiglie per la perdita del carissimo amico COMMENDATORE Carlo Giannotti Servetti Milano. 14 luglio 1994. COMMENDATORE Carlo Giannotti Servetti maestro, amico, consigliere II «Commenda" per Tutti noi di Allure. Siamo vicini a Franco e a Piero. Bologna, 14 luglio 1994. Maria Rosaria Montiroli. insieme al Consiglio di Amministrazione e tutto il Personale della Revlon Italia, partecipa con protenda commozione al dolore di Franco e Piero Servetti e della famiglia per la perdita del carissimo, indimenticabile, appassionato animalore dalla profumeria italiana COMMENDATOR Carlo Giannotti Servetti —- Roma. 14 luglio 1994. Lo Studio Altovino partecipa al grave lutto della famiglia Giannotti Servetti per la scomparsa dello stimatissimo presidente della società COMMENDATORE Carlo Giannotti Servetti Torino. 14 luglio 1994 Mitterrand in mezzo alla folla sui Campi Elisi per le celebrazioni del 14 luglio [foto epa-afpj :.:t-de-paix Jf^ V % :.:V :.:tdep Jf^ felNEBAYj/V %HAITI£N< %