Due gemelle arse vive Modena bombola esplode Intrappolate dalle fiamme di G. G.

Due gemelle orse vive Due gemelle orse vive Modena, bombola esplode Intrappolate dalle fiamme Salta fabbricaceli fuochi Incidente dopo l'ispezione Sei vittime e quattro feriti MODENA. Un temporale estivo, un fulmine che si abbatte a pochi metri dalla casa. Una scarica elettrica che si combina con il gas uscito da una bombola difettosa. Un boato e poi le fiamme. Lucia ed Elena Rompianesi, due gemelle di 11 anni, forse non se ne accorgono neppure. Non sentono l'odore acre del fumo, né le urla disperate dei genitori che cercano di salvarle. Le troveranno nella loro camera da letto della casa di villeggiatura, soffocate. La tragedia è avvenuta a Roncoscaglia di Sestola, «perla» dell'Appennino modenese. La famiglia Rompianesi - il padre Giovanni è un funzionario dell'amministrazione provinciale, la madre Pia, al settimo mese di gravidanza, lavora in una biblioteca - era a Roncoscaglia per qualche giorno di vacanza. Oltre ai genitori, le due gemelle Lucia ed Elena e il fratellino Francesco di 6 anni. Le due sorelle dormivano in mansarda. Mamma, papà e il terzogenito al pianterreno. Alle due cominciano a sentirsi i rumori del temporale. Ma è verso le tre che la furia dei lampi si abbatte su Roncoscaglia. Uno, in particolare, si abbatte a pochi metri dall'abitazione dei Rompianesi. La cucina della casa è satura di gas. Il fulmine fa da detonatore, subito le fiamme e il fumo raggiungono le scale e la mansarda. I coniugi si precipitano fuori con il piccolo Francesco. Poi il padre si getta nell'appartamento, tenta di vincere il muro di fumo e di fiamme, ma è tutto inutile. [r. q.] L'AQUILA. Strage nella fabbrica dei fuochi d'artificio. Sei persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite in modo grave in due violente esplosioni avvenute nel primo pomeriggio di ieri a Balsorano. Le esplosioni, ravvicinate e molto forti, sono state udite nel raggio di una decina di chilometri. Diverse, ma nessuna certa, le ipotesi sulle cause all'origine dell'esplosione. Potrebbe essere stato un errore durante il miscelamento dei pigmenti usati per colorare i fuochi o una scintilla provocata dall' eccessiva elettricità statica presente nell'atmosfera, ma anche una eccessiva presenza di esplosivo in uno dei due laboratori. Due giorni fa la fabbrica era stata ispezionata dalla commissione di controllo provinciale sulla prevenzione degli infortuni. I tecnici avevano contestato ai proprietari piccole irregolarità sulla presenza di esplosivi in quantità superiori a quelle consentite dalla legge. Questo fatto, secondo gli investigatori, potrebbe aver avuto peso sia nelle cause sia nelle conseguenze dell' esplosione. Le vittime sono: i fratelli Angelo e Donato Cancelli, di 40 e 46 anni; i dipendenti Wilma Di Giandomenico (29), lo slavo Zoran Petrovic (26), Gabriele Gismondi (22) e Gianni Di Passio (31). Le due fortissime esplosioni hanno causato notevole panico tra le popolazioni dei centri vicini. Numerosi sono stati i vetri delle abitazioni infranti dalla deflagrazione. [g. g.]

Persone citate: Gabriele Gismondi, Gianni Di Passio, Petrovic, Wilma Di Giandomenico

Luoghi citati: Balsorano, L'aquila, Modena, Sestola