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«Quei giorni, un incubo» «Quei giorni, un incubo» Da Tomba alla Argento Nostalgia di una paura Gli esami, che paura! Non sempre chi ha avuto successo nella vita è immune dagli insuccessi scolastici. Anzi, molto spesso una passione per il palcoscenico o per lo sport ha significato un pesante pedaggio pagato agli sludi regolari. La volontà di frrro di Stefania finimondo, giovane campionessa di sui eli fendo, per esempio, non è stata applicata solo n^iìo sport. «Un anno sono stata rimandata - racconta -. E' state molto pesante, era già duro andare a scuola per me, fra allenamenti e gare ere sempre via. Però ce l'ho fatta e oggi sono contenta. Capisco l'odio per gli esami, ma sono anche uno stimolo». Il ricordo brucia troppo inve¬ Parole dure in un'intervista all'Unità: «D'Alema ha insistito troppo nelle critiche» ce per Alberto Tomba, scolasticamente assai sfortunato. «Non ne voglio neanche parlare». Incubo da «eterno rimandato» per lo scrittore Italo Alighiero Chiusano, sebbene sempre promosso: «Studiavo all'estero perché figlio di diplomatici - spiega - poi venivo in Italia a fare gli esami. Ero promosso ma che paura! Gli esami sono diventati un incubo ricorrente, li sogno spesso. Ben venga l'abolizione». Per l'abolizione «ma non solo degli esami, proprio della scuola», è anche Gianni Ippoliti. «Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, non sono certo quei tre mesi che servono. E chi ha voglia di imparare in un modo o nell'altro si industria e ci riesce. Non si può cambiare una persona, insegnarle l'amore per il sapere. Io studiavo e lavoravo insieme, eppure sono sempre stato promosso. Paura degli esami? Mai avuta». Non ha finito gli studi Asia Argento, benché di cultura assolutamente superiore alla media. «Devo fare ancora l'ultimo anno di liceo - raccontava a La Stampa-. La scuola mi dava l'angoscia, certi professori trattavano malissimo, era un incubo». L'incubo, oggi, è un po' meno incubo. 0, per lo meno, si prende le vacanze. [r. sii.]