Cameron regista-mago di 1. S.

Cameron, regista-mago Cameron, regista-mago Possiamo stupirvi con gli effetti speciali LOS ANGELES. Quando «True Lies» è stato mostrato per la prima volta a Los Angeles, in un cinema di Westwood, James Cameron si è mischiato (quasi) anonimo tra la folla, per misurarne la reazione. Al termine del film, il regista si è ritrovato circondato da una folla di ragazzini che volevano stringergli la mano, che chiedevano autografi, che lo imploravano già per un seguito. Dopo avere realizzato film come «Aliens» e i due «Terminator» Cameron ha raggiunto lo status di regista da culto, ammirato per la suspense dei suoi film d'azione, ma soprattutto per il sapiente uso di co¬ stosissimi effetti speciali. Se poi qualcuno lo ritiene il capostipite di un nuovo cinema senza anima, di un cinema che invece di nutrire bombarda i sensi, Cameron ha la risposta pronta. «E' l'opposto - sostiene sicuro - abbiamo finalmente la possibilità di far diventare realtà i nostri sogni. Prima c'erano dei limiti, basta andare a rivedere i miei primi film. Ma adesso, con le dovute risorse finanziarie, non c'è niente che non sia tecnicamente possibile». Tra i progetti possibili, si parla molto di attori digitali, cioè realizzati al computer, ma qui Cameron è dubbioso. «T-1000 era l'estensione digitale di un vero attore. E tutte queste ventilate possibilità di ricreare, sempre al computer, Humphrey Bogart: io penso che funzionerebbe come curiosità, non vedo come può aggiungere valore a un film». I film di Cameron costano un sacco di soldi, quost'ultino pare sui 120 milioni. Ma il regista non sembra preoccupato. «Sono un marxista - dice scherzando - ma il mio più grande interesse è quello di poter continuare a fare quello che faccio con la libertà creativa di cui godo. La mia vita ò una fantasia, non saprei che cosa desiderare di più». [1. s.]

Persone citate: Humphrey Bogart, James Cameron, True, Westwood

Luoghi citati: Los Angeles