Roma prepara il blitz di Andrea Di Robilant

Roma prepara il blitz Roma prepara il blitz Piano per sgombrare gli italiani ROMA. Il governo italiano, in collaborazione con il governo francese, sta predisponendo piani per l'evacuazione dei civili qualora la situazione in Algeria degenerasse nei prossimi giorni. «Seguiamo gli sviluppi», dichiara il ministro della Difesa Cesare Previti, «e se si renderà necessario saremo pronti a collaborare con il governo francese per un piano comune finalizzato a riportare in patria i nostri connazionali, come abbiamo fatto in Ruanda e nello Yemen». Previti insiste che per il momento non c'è alcuna decisione operativa e il ministero della Difesa smentisce un dispaccio dell'agenzia Asca secondo cui alcuni reparti dei paracadusti della Folgore sarebbero già in stato di allerta. Ma fonti della Difesa confermano che un piano per l'invio di aerei protetti da forze speciali è allo studio. Per ora, insiste la Farnesina, la situazione non è tale da giustificare un rimpatrio generalizzato degli italiani in Algeria. Una decisione del genere, dicono fonti diplomatiche, finirebbe soltanto per isolare l'attuale governo ed incoraggiare i gruppi terroristici. Allo stesso tempo il governo cerca di incoraggiare i tecnici che lavorano nei cantieri italiani ad approfittare della pausa estiva per anticipare il rientro in Italia. E il personale diplomatico viene ridotto all'osso. In pratica si cerca di ridurre la presenza italiana in Algeria al minimo indispensabile senza dare la sensazione che il Paese stia battendo la ritirata. Ma Piero Fassino, responsabile esteri del pds, sospetta che queste precauzioni nascondano in realtà un rimpatrio strisciante. E critica «l'assurda linea del "tutti a casa" che sembra ispi¬ rare l'azione del governo». Un conto - dice - è assicurare ad ogni italiano la possibilità di tornare a casa, «ma altra cosa è che il governo acceda superficialmente ad una linea di isolamento dell'Algeria: quello è esattamente l'obiettivo dei terroristi, che puntano ad indurre gli stranieri ad abbandonare il Paese». Ieri non ci sono stati altri attentati ma si continua a vivere in un clima di emergenza. Gli italiani vivono un'esistenza completamente blindata e le scorte armate attorno l'ambasciata e il consolato sono state rafforzate. Giovanni Romeo, l'armatore del cargo Lucina sul quale furono uccisi sette marittimi italiani la settimana scorsa, ha detto che la nave è stata «depredata» dal commando di terroristi e che dunque dovrà probabilmente essere rimorchiata in Italia. «I ladri sono saliti a bordo approfittando della scarsa sorveglianza che, secondo quanto ci è stato riferito, avviene solo di giorno. La nave non è più in grado di navigare autonomamente». Andrea di Robilant

Persone citate: Cesare Previti, Giovanni Romeo, Piero Fassino, Previti

Luoghi citati: Algeria, Italia, Roma, Ruanda, Yemen