Di Pietro non faccio sconti di S. M.

Pi Pietro: non luccio sconti Pi Pietro: non luccio sconti Accettati al processo Enimont soltanto otto patteggiamenti MILANO. E' caduto sostanzialmente nel vuoto l'invito al patteggiamento, rivolto da Di Pietro a diversi imputati. Il processo Enimont, quindi, va avanti assottigliato di poco: escono soltanto alcuni politici minori ed alcuni intermediari, con gli otto patteggiamenti concessi ieri dal tribunale. Ci sono gli ex parlamentari beneficiati nel '92 dalla Montedison con una manciata di milioni in buoni benzina: Andrea Buffoni (psi), Amedeo D'Addario (psi), Antonio Del Pennino (pri) e Carlo Senaldi (de) hanno avuto ciascuno una pena di due mesi e 20 giorni, convertita in una sanzione pecuniaria. Pena un po' più alta (dieci mesi) a Bruno Pellegrino, anche lui ex parlamentare (psi) che però di milioni ne aveva avuti cento. Un anno a Marcello Portesi, il manager della Montedison che aveva avuto lo specifico incarico di distribuire questi soldi; dieci mesi a Enrico Boreatti, commercialista ed ex collaboratore del tesoriere della de Severino Citaristi. Otto mesi, infine, per Barbara Ceolin, già segretaria di Gianni De Michelis. Anche l'ex ministro e il suo collaboratore Giorgio Casadei avrebbero voluto patteggiare, ma la pena proposta dai loro legali (rispettivamente sei e quattro mesi) è sembrata tutt'altro che congrua al pm. «Una cosa è il patteggiamento, una cosa la svendita ai saldi», tuona Di Pietro. Niente «saldi» anche per Alberto Grotti, ex consigliere Eni (proposta della difesa un anno e due mesi) e per l'ex ministro Paolo Cirino Pomicino: il suo avvocato aveva chiesto un anno «e certo non va bene - dice il pm - per chi si è appropriato di 5 miliardi». Ancora più netto il dissenso per Luigi Bisignani che aveva chiesto un anno e sei mesi. A patteggiare provano anche Giuseppe Garofano e Carlo Sama con una proposta di un anno e dieci mesi. Il pm: «Non è proprio possibile. Sergio Cusani, loro correo, ha avuto otto anni». Finita la questione patteggiamenti, il pm ha svolto la sua relazione: brevissima, in sostanza un semplice elenco dei documenti e dei testi che vuole presentare. E su quest'ultima lista è sorto un piccolo «giallo»: diversi legali hanno mostrato le loro fotocopie sulle quali è scritto che è stata depositata in cancelleria alle ore 16 del 27 giugno, mentre il termine massimo scadeva alle ore 14. [s. m.]

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