Donadoni

6 Athertini Primi palloni da urlo, anzi da insulto: sembra un chierichetto ingaggiato dai bulgari non per servir messa ma la palla. Al terzo errore si scuote e torna l'Albertini geometra, che imbecca pure Baggio nell'azione del secondo gol e colpisce un gran palo, ricordandosi che anche in Nazionale e non solo nel Milan ha licenza di tirare in porta. Come l'Italia dà il meglio nell'ultima mezz'ora del primo tempo. Dino Baggio Regge poco: già alla vigilia si era visto che aveva grossi problemi. In dubbio la sua efficienza domenica. Sirakov e Balakov partono soprattutto dalla parte sua. Conte Gioca al centro, come preferisce. Si presenta con un gran numero sul fondo, tunnel all'avversario e cross in area. Donadoni Come Albertini, ispira male il gioco nei primi minuti, stranamente letargico. Lo svegliano gli strilli di Arrigo, in romagnolo stretto, che lui bergamasco capisce benissimo. Il suo impiego da centrocampista di sinistra rimane l'unica soluzione credibile per senso della posizione e per qualità tecniche. Peccato che non sia più il Donadoni ruggente: avremmo ancor più fantasia. Roberto Baggio Nella palude bulgara è emerso il suo istinto di cacciatore d'anatre: per 20' acquattato nella botte, s'è esposto al momento di colpire. Primo gol straordinario, simile ma persino più bello di quello che realizzò 4 anni fa ai ceki. Il prossimo Pallone d'Oro è suo. Esce zoppicando. Stiramento? Ma dovrebbe giocare la finale anche con una gamba sola. Signori dal 26' del s.t. senza voto. 6 Casiraghi Gli studiosi di bioritmi avevano consigliato a Sacchi di non mandarlo in campo: non sarebbe stato il giorno suo. L'hanno azzeccata. Per quanto si batta e si sbatta, non arriva mai in tempo giusto sul pallone e di cross dalle fasce gliene arrivano pochi per far valere le sue qualità acrobatiche. La sua importanza si vede comunque nel pressing e nell'impatto fisico con i bulgari. Sacchi L'Italia gioca un bellissimo primo tempo nel quale si intuisce un timbro di padronanza della gara proprio della filosofia sacchiana. Ma il rigore di Stoichkov raffredda gli azzurri, quasi li impaurisce in difesa. Si può discutere su Massaro o Casiraghi, ma l'Arrigo non ha sbagliato. Questa volta non si può neppre dire che abbia avuto fortuna: pensando all'infortunio di Baggio, poi.

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