Scatta il decreto contro le manette facili di F. La LicataM. T. Meli

Avvisi di garanzia, obbligo di segreto per i giornali. Escono in duemila, fuori anche Di Donato e De Lorenzo Avvisi di garanzia, obbligo di segreto per i giornali. Escono in duemila, fuori anche Di Donato e De Lorenzo Scatta il decreto contro le manette focili // carcere preventivo resta in vigore solo per i reati più gravi ROMA. Manette facili, addio. Almeno per i reati meno gravi e certamente non per i terroristi, per i criminali abituali e per i mafiosi. E addio anche alla pubblicità data ai destinatari dell'avviso di garanzia. Il governo ha stabilito il segreto sulle notizie relative all'invio e al contenuto dell'informazione di garanzia, fino alla chiusura delle indagini. La custodia cautelare in carcere, quella che ha tanto fatto discutere, sarà una misura eccezionale. Sarà collegata «esclusivamente» alle indagini e ai rischi di fuga «effettivi e prossimi». Così recita il primo dei 14 articoli del decreto approvato ieri sera. Il governo ha capovolto il criterio esistente sulla custodia cautelare. «Il carcere - spiega il Guardasigilli - diventa l'eccezione, mentre di norma si ricorrerà agli arresti domiciliari». Risultato immediato? Escono Di Donato, De Lorenzo e la Poggiolini. Craxi dovrebbe evitare il carcere. F. La Licata e M. T. Meli A PAG. 5

Persone citate: Craxi, De Lorenzo, Di Donato, Poggiolini

Luoghi citati: Roma