Scia di sangue dietro la cocaina

Smantellata dai carabinieri la holding della droga, si fa luce sui delitti e s'indaga sulle attività «pulite» Smantellata dai carabinieri la holding della droga, si fa luce sui delitti e s'indaga sulle attività «pulite» Scia di sangue dietro la cocaina 'Ndrangheta: dieci omicidi in cinque anni Assassinati per la spartizione di un bottino o soltanto per un favore alle cosche alleate Crolla la rete dei piccoli spacciatori Ieri sei arrestati in città e ad Asti lontanatosi da Gioia Tauro nella primavera dell'89 per sfuggire alla vendetta del clan Piromalli che gli aveva ucciso il padre, dimensiona la ferocia del nuovo boss: Priolo fu ucciso solo per «fare un favore» ai potenti Piromalli. Una sorta di operazione di «pubbliche relazioni». E dire che Priolo si era rivolto al Belfiore ritenendolo un amico, ed amichevole era stata la prima fase del loro rapporto, culminato però con la esecuzione in un garage, seguita dal rogo del cadavere in un prato di Gruglia- Più di «routine» era stato l'omicidio dell'assicuratore Francesco Costanzo e del muratore Vincenzo Caccamo, nel dicembre '88. Ma anche qui si trattò di un mezzo «favore»: i due calabresi davano fastidio al nuovo grande alleato di Sebastiano Belfiore, il re di piazza Campanella Saverio Saffiotti. Quel duplice omicidio doveva suggellare un'amicizia durata però pochissimo. La rottura due anni dopo per la spartizione del bottino ottenuto assaltando ur Il ristorante Muletto apparteneva a Gianfranco Gonella La birreria con il cadavere di Romeo D'Orazio (a sinistra) e Francesco Costanzo assassinato a Brandizzo

Luoghi citati: Asti, Brandizzo, Gioia Tauro