«Le partite fanno male alle donne»

«Le partite fanno male alle donne» «Le partite fanno male alle donne» TEHERAN. Il Mondiale di calcio appassiona l'Iran. Quasi la metà della popolazione segue le partite trasmesse in diretta (o leggera differita) per la prima volta dal 1979, data della rivoluzione islamica. I fondamentalisti sono, però, preoccupati da questa improvvisa passione, ed ancor più per il suo effetto, definito «nefasto», sulle donne. Le autorità islamiche consentono la parteci- ARGENTINA Maradona alla radio pazione delle donne solo a cinque attività sportive: gli scacchi, 10 sci, il tiro, l'equitazione e le competizioni per disabili, discipline compatibili con la totale copertura del corpo richiesta dalle leggi musulmane. Per le gare mondiali, i tecnici della tv iraniana sono costretti ad un vero tour de force: trasmettono in leggera differita le partite per tagliare i riquadri nei quali si vedono donne vestite con indumenti «inadeguati». Ovviamente, le donne non possono entrare allo stadio me la federcalcio aveva autorizzato 11 loro ingresso, per la prima volta dalla rivoluzione islamica, in occasione del torneo calcistico juniores che s'inizierà il 18 luglio a Teheran, con le squadre di Iran, Bahrain, India e Indonesia. I giornali si sono scagliati contro questa decisione: «Considerando che i motivi religiosi sono imprescindibili, quale argomento può giustificare la presenza sugli spalti di ragazzine mentre giocano ragazzi quindicenni in tenuta sportiva? Inoltre, le donne vengono messe di fronte ad atti immorali e negativi quali gli insulti ad arbitro e giocatori e le urla della folla. Se le donne incominciano ad invadere gli stadi, molti valori morali ed islamici saranno screditati in futuro». Risultato: la federcalcio s'è rimangiata la decisione di ammettere alle partite il pubblico femminile. Secondo i giornali, la trasmissione delle partite farebbe dimenticare a molti fedeli di rispondere all'«azan», la chiamata musulmana alla preghiera, quando questa è in contemporanea con gli incontri di pallone. Per i quotidiani, inoltre, la televisione è diventata «lo specchio dell'America» e quindi uno strumento di pubblicità del peggior nemico dell'Iran.

Persone citate: Maradona

Luoghi citati: India, Indonesia, Iran, Teheran