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Bankitaliq verso il D-Day Bankitaliq verso il D-Day Per il dopo Dini il favorito è Masera 110.000 109.200 109.500 124.684 133.000 1140.727 132.000 152.200 1127.800 USUO 163.000 Z3151.200 153.100 1144.200 ■ 159.000* 9140-145 mila* DI 80.000* 1995 "TENDENZIALI:J Addio al prefabbricato di Piazza Affari mentre si estende il telematico ROMA. Fatte le nomine per la Rai e per i Servizi segreti, arriva anche la Banca d'Italia. Pare proprio che il governo abbia ottenuto di nominare chi voleva: nuovo direttore generale, numero due del direttorio a quattro che governa l'istituto, sarà Rainer Masera, nato a Como 50 anni fa, attuale direttore generale dell'Imi. A designarlo sarà, secondo la legge, il consiglio superiore della Banca d'Italia, organismo presieduto dal governatore; l'appuntamento sarebbe quello consueto del quarto gio¬ L'Ocse rifa i conti in tasca alle famiglie sulla base del reddito, all'Olanda il record di spese vedì del mese, il 28 luglio. In una prima fase, il governatore Antonio Fazio aveva resistito all'indicazione di Masera venuta dal governo; avrebbe preferito promuovere uno dei due vicedirettori generali, Tommaso Padoa-Schioppa o Vincenzo Desario. Masera, economista brillante fin dagli anni giovanili, si è formato nella Banca d'Italia, dove aveva avuto un ruolo importante anche suo padre Francesco; ma ne era uscito in modo piuttosto polemico, e diversi suoi ex colleghi dell'Ufficio studi gli attribuiscono «un cattivo carattere». Laureato a Roma, si è perfezionato a Oxford, ha lavorato anche alla Bri di Basilea; negli Anni 80 era considerato vicino al governo Craxi. Padoa-Schioppa, 54 anni, uno degli artefici del trattato di Maastricht, era considerato il «candidato naturale» da gran parte della finanza italiana ed estera. Ma contro di lui c'è stato un vero e proprio veto da parte del governo, che lo considerava troppo vicino a Carlo Azeglio Ciampi. Desario, persona stimata per il