TIVU' & TIVU' Ecco Raitre: prima della fine le prova tutte, anche la telenovela di Alessandra Comazzi

r r Ecco Raitre: prima della fine le prova tutte, anche la telenovela TIVÙ'& TIVÙ' NELL'ATTESA di essere aboliti, quelli di Raitre vanno avanti con le loro idee eccentriche. L'altra sera alle 8 (inteso come 20), l'ora dei montaggi corrosivi e irriverenti di «Blob», è cominciata nientcpopodimenoché una telenovela colombiana, di nome «Vittorino». Ma è una telenovela speciale, hanno assicurato alla rete. Stefano Balassone, il vicedirettore, ha detto presentandola: «Dove c'è manipolazione di linguaggi, ci siamo noi di Raitre. Forse qualcuno, sintonizzandosi sul nostro canale, ci prenderà per matti, oppure penserà che è già stata fatta la riforma delle tv e che Raitre è diventata la rete delle telenovelas... Sicuramente però, chi si metterà a seguire l'intreccio, ne resterà avvinto fino alla fine». Questo non è detto, però sapete come sono questi racconti sudamericani, come sono le soap opera americane: se ti lasci intrappolare dalle liane delle vicende, è difficile uscirne. Ci sono schiere di telespettatori, anche fra quelli più selettivi, invischiati per puntate e puntate nel miele di «Beau- tato letti epu tiful», del vecchio «Capitol», alcuni persino di «Edera», la storia italiana che non aveva avuto molto successo, almeno quantitativo. E questo Vittorino, questo bizzarro esperimento di Raitre, potrebbe davvero avere nei suoi gangli gli elementi per acchiappare il pubblico. Intanto la circolarità della vicenda, una roba da tragedia greca, l'unità di tempo, spazio e luogo. Si comincia con una specie di santone che fa una profezia ad una ricca giovine signora di Bogotà: entro l'anno, contro ogni previsione, le nascerà un piccolo Vittorino. Quando questo Vittorino si incontrerà con altri due Vittorino, il primo morirà. Sghignazzi della giovine signora, non sono incinta non sono incinta, invece è incinta. Al settimo mese di gravidanza, accompagna il marito all'aeroporto, riparte in auto, si accorge che il marito aveva dimenticato qualcosa in macchina, rientra in aeroporto per consegnare il pacco e trova lui teneramente abbracciato a una sua amica: partivano insieme, quei due tradì- tori. Sconvolta e furente, la bella ha un incidente d'auto e partorisce anzi tempo il suo bambino. Parallelamente, aspettano un figlio la moglie di un barbiere e una donna poverissima, abbandonata dal marito. Quando le donne, in quasi contemporaneità (ah, il destino) partoriscono, a tutti e tre i loro bambini viene imposto, attraverso differenti percorsi, il magico nome di Vittorino. Che per noi non suona tanto come nome del destino, quel diminutivo ha l'aria un po' dimessa, però non dubitiamo del futuro. La telenovela è stata scritta da Miguel Otero Silva, uno sceneggiatore che pare ami inserire nell'impianto classico del genere alcuni elementi sociali; 10 strepitoso successo in Colombia aveva impedito che le trasmissioni fossero sospese, secondo i desideri del governo. 11 doppiaggio italiano è per una volta realistico e fatto bene, sembra che gli interlocutori si parlino sul serio, non soltanto alla Chiquito e Paquito: l'hai detto a me? L'ho detto a te. tatorlettie putato I letti | epu Alessandra Comazzi I PROGRAMMI DI OGGI

Persone citate: Miguel Otero Silva, Stefano Balassone

Luoghi citati: Bogotà, Colombia