Rai verso una presidenza rosa
Alla direzione generale probabile doppio incarico: accoppiata Mortillaro-Torresani? Alla direzione generale probabile doppio incarico: accoppiata Mortillaro-Torresani? Rai, verso una presidenza rosa Premiti dice no, Letizia Moratti in pole-position ROMA. «Credo che nella vita ci siano delle cose che uno sente di dover fare, e di fare bene. La carriera di per sé non mi interessa. Ma ogni volta che ho un incarico, chiedo a me stessa il massimo, nella speranza di riuscirci». Potrebbe essere il discorso di insediamento di Letizia Brichetto Moratti, presidente della Rai in pectore. Invece quelle parole l'assicuratrice e banchiere le pronunciava due anni fa nel ricevere il premio Bellisario. Lo stesso consegnato ad Elvira Sellerio un anno prima della sua nomina, esatta! mente il 13 luglio scorso. Primo '■ consigliere donna la Sellerio. Pri; ma donna presidente nella storia della tv pubblica, la Moratti. Strane coincidenze. Sembra che Carlo Scognamiglic l'amico Carlino, avesse da subito pensato a lei per la carica più alta del consiglio di amministrazione. E che Pivelli ne sia stata immediatamente conquistata. A contenderle il ruolo c'era Ennio Presutti, l'ex presidente dell'Ibm, ex consigliere dell'Aspen che, quanto a esperienza manageriale, è certo il più forte di tutti. Entrambi privi di etichette politiche, ma pieni di amici nella Milano che conta. Presuli! come consigliere di amministrazione di una lunga serie di industrie, dalle Generali alla Pirelli. Moratti anche per le conoscenze personali sue e del marito Gianmarco, schierato con Berlusconi già dai tempi della guerra di Segrate. L'indisponibilità di Presutti a lasciare la presidenza dell'Assolombarda, avrebbe, per così dire, «tagliato la testa al toro». «Accetto, ma non chiedermi di diventare presidente perché sarebbe un incarico a tempo pieno», avrebbe detto a Scognamiglio. Cosi sarà Moratti, come ha già annunciato Emilio Fede, dagli schermi del Tg4, tifando «Letizia for president». Il nuovo consiglio è convocato stasera stessa per l'accettazione degli incarichi davanti al notaio. E ancora domani, pre- tore generale, designato formalmente dall'Iri, al momento privo di vertice. Tre le ipotesi che circolano. Giulio Malgara, il presidente dei pubblicitari dell'Upa e presidente dell'Auditel, già candidato alla presidenza del cda e scartato perché «troppo vicino a Berlusconi». Oggi sponsorizzato dai tre direttori dei tg Fininvest, in testa Fede e Liguori che ne valorizzano l'indubbia «competenza televisiva». La conferma di Locatelli, a favore del quale si era pronuncialo persino un falco «azzurro» come il ministro Previti. Candidatura voluta fortissimamente dal «partito aziendale» Rai, sempre favorevole alla continuità, di qualsiasi tipo sia. Caldeggiata dai direttori dei tg come dal sindacato dirigenti e dallo stesso Usigrai, che non hanno mancato di «considerare positivamente» le nuove nomine. Ma sia la Lega che An sono, e non da oggi, contro. Terzo uomo, forse il più forte al momento, è Felice Mortillaro, il manager ex sindacalista soprannominato «Mortimer» per la sua durezza, già dimissionario dall'azienda romana dei trasporti dove lo aveva chiamato il sindaco Rutelli. Ma la carica, è la novità di ieri, sarà probabilmente, e per la prima volta, sdoppiata. Divisa tra un direttore-manager, incaricato del riassetto aziendale, e un direttore editoriale, dedito a palinsesti e informazione. Un personaggio con le competenze televisive che mancano agli altri cinque, magari già conoscitore della Rai. Per esempio? Paolo Torresani, l'ex assistente di Biagione Agnes, con lui alla Rai prima, poi alla Stet, e da lui messo alla prestigiosa Seat. Se affiancasse davvero Mortillaro, il suo patron potrebbe sempre passargli qualche utile consiglio. FERRARA A destra, Ennio Presutti Sotto, Letizia Moratti
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