A Portofino
A Portofino A Portofino E i big cantano le «chansons» PORTOFINO. Brassens, Brel, Ferro, Mouloudji. Ma anche la Piaf e la Greco, Montand, Queneau e Prévert. Cos'è oggi la canzone francese per i cantautori e i musicisti italiani, a quarantanni o giù di lì dallo sbarco in Italia? Forse non più un mito ma sicuramente continua ad essere un punto di riferimento preciso per molti artisti. Ne sono convinti gli organizzatori della rassegna «Portofino Porto d'Arte» che si sta svolgendo sulla celebre piazzetta e che chiuderà i battenti a settembre con un grande omaggio alla canzone francese. Ma prima del recital di Gilbert Bécaud, in programma venerdì 2 settembre, con il presidente Silvio Berlusconi in prima fila, ci sarà una sorpresa, un'autentica «chic- ca» in un'estate musicale senza grandissimi eventi. Sul palco in piazzetta, giovedì 1 settembre, a compiere un viaggio musicale dentro la canzone francese di tutti i tempi, ci saranno Gino Paoli, Francesco Baccini, Ivano Fossati, Rossana Casale, Nanni Svampa e i New Trolls. Tutti insieme - separatamente, ma non sono esclusi fuori-programma - a rendere omaggio all'anima dei poeti d'Oltralpe, che con il jazz, il blues degli americani influenzarono il cantautorato dei primi Anni '60. Spiega Gilberto Mora, direttore artistico di Portofino Porto d'Arte, confermando la serata: «Non è stato facile convincerli a partecipare ad un concerto del genere. Non per sfiducia nei confronti di Portofino e nemmeno per le solite questioni di convenienza. Ma l'idea di tornare ai loro vecchi amori e di dar vita ad un concerto anticonvenzionale, di mettersi nuovamente in discussione con brani "diversi", alla fine ha vinto, ci saranno tutti». Chiuso nel suo ufficio-bunker del Teatrino, Gilberto Mora sta già lavorando alla scaletta della serata, dalla quale, forse, verrà realizzato un «bootleg». La scelta dei brani tocca, naturalmente, ai protagonisti. I New Trolls faranno «Et maintenant» di Bécaud, Rossana Casale sceglierà Edith Piaf, Gino Paoli Leo Ferrò. Quasi certa la scelta di Ivano Fossati. Il musicista genovese, in queste settimane impegnato a realizzare un nuovo album con Fabrizio De André (a proposito: chissà che non ci sia anche lui) canterà «Le dòserteur», di Boris Vian. Un brano cantato in versione originale, nel 1963, da Margot Galante Garrone, tradotto in italiano da Luigi Tenco e ripreso poi, in America, da Peter Paul & Mary per utilizzarlo contro la guerra in Vietnam. Mauro Boccaccio
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