Il reverendo prega al computer di E. St.

Il reverendo prega al computer GRAN BRETAGNA Il Sinodo: il dischetto con salmi e versetti sarà distribuito anche ai fedeli Il reverendo prega al computer Breviario addio, gli anglicani scelgono i cd-rom LONDRA. Abolire il libro delle preghiere, sostituirlo con un dischetto: è l'ultima rivoluzione della Chiesa anglicana, una confessione per molti versi in crisi ma per altri all'avanguardia, soprattutto quando si tratta di adeguarsi ai tempi moderni. In un futuro non lontano - a quanto è emerso oggi dai lavori del Sinodo della Chiesa d'Inghilterra - ai fedeli sarà distribuito un cd-rom da inserire nel computer: potranno così disporre a casa propria, in ogni istante e in uno spazio minimo, dei testi di tutte le liturgie e dei passi salienti della Bibbia, classificati con ordine, facili da trovare e pronti per essere stampati. Per i sacerdoti anglicani la classificazione del materiale liturgico, la raccolta di informazioni religiose provenienti da varie fonti e l'elaborazione di documenti e sermoni avvie¬ ne già da tempo tramite computer, e anche nelle parrocchie rurali più sperdute «coloro che non hanno un personal computer si contano veramente sulle dita di una mano», come ha rivelato il reverendo David Stancliffe, vescovo di Salisbury e presidente della commissione liturgica. Ma per l'ala conservatrice della gerarchia anglicana l'attuale Sinodo e le novità che da esso stanno emergendo, costituiscono «un vero e proprio suicidio»: «Oggi aboliscono il libro delle preghiere, domani elimineranno il clero e alla fine non resterà più nulla», si è lamentato un anziano vescovo. C'è il rischio di una nuova ondata di malcontento, dopo quella conseguente all'ordinazione delle prime donne prete e alla diaspora che è cominciata verso il cattolicesimo. «Dobbiamo invece adattarci all'andamento e alle esigenze del mercato», ha sottolineato, facendo ricorso ad inconsueto linguaggio, il presidente della commissione liturgica: «E' necessario farlo prima che ad altri, non autorizzati e mossi da interessi di parte che non arrecherebbero che danno, venga l'idea di computerizzare la religione». Il Sinodo non ha fissato un termine per l'entrata in vigore del dischetto al posto della libro delle preghiere, ma c'è già chi ha messo in guardia da quello che ha indicato come il pericolo maggiore dell'iniziativa: «Quando la gente ha davanti un libro è costretta bene o male a leggere anche le parti noiose e quelle con le quali non concorda. Dinanzi ad un elenco di titoli e di argomenti si avrà invece la tendenza ad abbandonarsi all'atteggiamento più comodo, che sarà quello di stampare solo ciò che fa piacere». [e. st.]

Persone citate: David Stancliffe, Salisbury

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra