E Napoli ricomincia dal G7

E Napoli ricomincia dal G7 Grandi progetti per il rilancio. In ottobre, sotto il Vesuvio, vertice Onu sulla criminalità E Napoli ricomincia dal G7 Bassolino: questa volta abbiamo vinto NAPOLI. La festa è finita, il G7 ha chiuso i battenti. A testimonianza della grande kermesse che per tre giorni ha proiettato Napoli sugli schermi delle tv di tutto il mondo, ci sono gli operai che faticosamente stanno sbaraccando le mega-strutture allestite nel palazzo reale e dintorni. Ma restano soprattutto i monumenti, le piazze, le fontane storiche e le strade restaurate in soli tre mesi, con una spesa di appena 50 miliardi. Negli alberghi in cui hanno alloggiato i capi di Stato sta lentamente tor¬ nando la normalità. Napoli riprende fiato, ma forse non sa ancora che la parte più difficile viene proprio adesso. Il sindaco Antonio Bassolino ò deciso a sfruttare fino in fondo l'onda lunga di un evento così importante, per lanciare un appello ai napoletani: «Aiutiamoci a vivere in una città più ordinata. Siamo stati capaci di accogliere gli uomini politici più importanti del mondo, adesso dimostriamo di essere in grado di ospitare noi stessi». Dal G7, dice Bassolino, si può partire per offrire in Italia e all'estero un'im¬ magine inedita di Napoli. Non più la città descritta da quel settimanale tedesco che anni fa pubblicò in copertina la foto di una pistola poggiata su un piatto di spaghetti. «Altro che G7 - spiega il sindaco -: abbiamo assistito al G10, perché oltre i Sette Grandi, Eltsin e Delors dobbiamo mettere nel conto anche i napoletani che hanno recuperato il loro orgoglio». La prima sfida è stata vinta, ma non bisogna abbassare la guardia. Così dice Bassolino, che ringrazia l'ex presidente del Consiglio Ciampi per avere scelto Napoli come sede del vertice. L'impresa, però, è difficile, visto quello che è accaduto ieri: appena ventiquattr'ore dopo la partenza dei protagonisti del summit, la città è stata nuovamente invasa dalle auto, e trovare un vigile urbano era molto difficile. «Siamo tutti molto stanchi per il lavoro che abbiamo affrontato. Dateci il tempo di respirare», commenta il sindaco. La giunta comunale ha molti progetti nel cassetto. Non solo pensa di mantenere intatti i monumenti e le strade tirate a lucido, ma pensa ad altri interventi che consentano una qualità della vita migliore e soprattutto un rilancio turistico di quella che Bassolino definisce «una delle capitali d'Europa». «Ad ottobre ci sarà un'altra scadenza importante - annuncia il primo cittadino -: il convegno internazionale sulla criminalità organizzato dall'Onu. Poi cominceremo a ricostruire davvero la città. Ci saranno interventi anche nei quartieri e nella periferia più degradata, e chiediamo ai cittadini di dare una mano anche attraverso l'opera di volontariato. Napoli potrebbe essere in¬ serita a pieno titolo fra i patrimoni culturali sotto l'egida dell'Unesco. Per quanto mi riguarda, infine, avrò contatti con i più grandi gruppi finanziari affinché investano qui. Napoli può essere un affare, anche dal punto di vista turistico».La formula vincente, per Bassolino, è stata quella della collaborazione piena e incondizionata fra il primo cittadino e il governo. «Sono un progressista - spiega -, ma un sindaco non può né deve essere l'oppositore del governo. Quel compito tocca a D'Alema». [f. mil.l <|li i li iÉp* w--. ■& Nella foto sotto: Palazzo Reale Il restauro della facciata e degli interni è stato curato dalla Sovrintendenza <|li Sopra, il Maschio Angioino. Per portarlo al suo splendore i lavori di restauro si sono concentrati sulla ripulitura e l'illuminazione Sotto: una immagine di piazza del Plebiscito. La pavimentazione è costata tre miliardi e centocinquanta milioni Anche a Posillipo (foto sopra) importanti lavori di pavimentazione Costo: due miliardi e 472 milioni A destra: il Lungomare Il maquillage di via Caracciolo è costato 52' milioni Rimessa a nuovo anche via Partenope Sotto: la Galleria Umberto I, rimessa a nuovo con ottocentoquarantotto milioni di lire

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, D'alema, Delors, Eltsin, Umberto I