Anziani parcheggiati arrivano gli ispettori

Anziani parcheggiati arrivano gli ispettori Annuncio del ministro Costa Anziani parcheggiati arrivano gli ispettori «Mi preoccupa il caso del Mauriziano A Torino non è certamente l'unico» «Manderò subito due ispettori per fare chiarezza sulla situazione degli ospedali torinesi». Il ministro alla Sanità Raffaele Costa è deciso: i «controllori» arrivano già oggi perché, afferma, «il ricovero di una persona considerata sana fa spendere allo Stato 22 milioni il mese. Così non si può continuare». A chi afferma che la vicenda della signora novantenne ricoverata al Mauriziano per 4 anni potrebbe riusultare un «caso montato» perché quella donna sarebbe ancora sofferente, il ministro ribatte: «Ho parlato con i medici, la perizia che dichiarava ammalata !a donna è stata fatta tra il 1991 e il 1992. Poi quella signora è rimasta là ad apettare, senza che le venissero praticate cure». Il ministro pensa che sia necessario metter ordine in strutture sanitarie troppo spesso lasciate allo sbando: ospedali nel mirino dunque. In particolare quelli torinesi. Ribadisce Costa: «Gli anziani lungodegenti possono rimanere nelle strutture ospedaliere solo nelle fasi acute della malattia, dopo devono essere trasferiti». Dove? Se le famiglie non li vogliono o non possono accudirli? «Nelle "Rsa", ossia in Residenze sanitarie assistenziali che costano molto meno rispetto au un letto di ospedale. Diversamente possiamo veramente parlare di spreco. Il Paese, con il deficit pubblico che si ritrova, non ha certo bisogno di gettare il denaro al vento». Costa, dall'osservatorio del ministero della Sanità, denuncia che negli ospedali italiani ci sono almeno 24 mila posti letto di troppo, un terzo sono da eliminare, ma 15 mila possono essere trasformati in ministro Raff ele Costa «Rsa» per lungodegenti. Ancora: «La situazione è pesante. Si devono trovare soluzioni legislative anche traumatiche. Trasformeremo in "residenze" interi ospedali. Da gennaio lo Stato pagherà a prestazione e i ricoveri per un piccolo intervento, per esempio per un'appendicite, dovranno essere brevissimi, se no i costi ricadranno sull'ospedale». C'è di più. A giudizio del ministro, i reparti ospedalieri «poco produttivi» dovranno essere eliminati. «Non è pensabile - afferma - che in una sezione maternità nasca un bambino al giorno o nemmeno tutti i giorni. O ne nascono due, tre, oppure quel servizio va trasferito». Ospedali specializzati, dunque? Le aspiranti madri al Sant'Anna, chi ha male ad un occhio all'Oftalmico e così via? «Non sempre. Ma è persin dannoso per il servizio che due ospedali, distanti poche ccentinaia di metri, offrano gli stessi servizi. La Regione Piemonte lo sa. Ne abbiamo parlato, è d'accordo». I letti potrebbero diventare «residenza sanitaria» con meno personale e costi inferiori. Insiste il ministro: «Non voglio lasciar incancrenire il problema. A Torino è accaduto per l'ospedale Valletta di via Farinelli, che da anni ha persin troppi problemi». Il «Valletta» è gestito dall'Inrca, Istituto di ricerca che dal 4 luglio è commissariato dal prefetto di Ancona. «Risolverò finalmente anche quel caso», assicura Costa che ha convocato il commissario «per utilizzare a tempo pieno anche quella struttura». Giuseppe Sangiorgio L'ospedale Valletta di via Farinelli. Il ministro ha convocato il commissario per consentire l'utilizzo della struttura a tempi molto brevi ministro Raffaele Costa

Persone citate: Costa Anziani, Giuseppe Sangiorgio, Raffaele Costa

Luoghi citati: Ancona, Piemonte, Torino