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r CHE FANNO II settimanale Variety inventa nomi nuovi Variety, il famoso settimanale americano dello spettacolo, infastidito dalla lunghezza del cognome Berlusconi, che è frequentemente tenuto a citare e che risulta troppo ingombrante nei titoli, ne ha adottato una versione contratta: «B'sconi». Analogamente, Variety scrive «Aussie» per australiani o «Kiwi» per neozelandesi. David Mamet ha messo in scena all'Ambassadors Theater di Londra, con la regìa di Gregory Mosher, «The Cryptogram», un nuovo-vecchio testo teatrale da lui scritto vent'anni fa. Molto differente come ambientazione e linguaggio dal resto della sua opera, ha per protagonisti un sensibile bambino di dieci anni, sua madre e un amico omosessuale solitario; ha come temi la delusione, il tradimento, la disperazione delle persone che non arrivano a capirsi reciprocamente. Pare che l'ispirazione del testo sia autobiografica. Alain Delon è comparso davanti al tribunale di Nantes per testimoniare a favore di Jacques Lafaille, un mercenario francese detto «Carcassonne», imputato di due rapine a mano armata. Delon, che è suo amico e gli dette pure una piccola parte in «Borsalino», ha detto di non sapere se l'accusato sia colpevole o innocente, ma di conoscerlo come un uomo irreprensibile con il quale ha molto in comune. Ornella Muti ha detto d'approvare il legame sentimentale della sua figlia maggiore Naike, 19 anni, con Christian Cetorelli: «Sono molto contenta che si sia innamorata. Ormai è una donna». Gaumont, Pathé e Ugc, le tre maggiori società francesi proprietarie di cinema con (nell'ordine) 210, 155 e 238 schermi, si sono impegnate con il governo a consentire un migliore accesso alle loro sale ai film europei e ai distributori indipendenti. L'impegno era stato sollecitato dal ministro della Cultura, nell'intento di ridurre il dominio sul mercato francese del cinema americano e delle grandi società di distribuzione. Alexandre Rockxell, il giovane regista americano («In the Soup») che compare in «Caro diario» di Moretti insieme con la moglie Jennifer Beals, ha scelto come protagonista del suo nuovo film «Somebody to Love» Alain Delon prot h (Qualcuno da amare) Rosie Perez, l'attrice-rivelazione di «Fearless-Senza paura». Jennifer Beals gira invece accanto a Denzel Washington «Devil in a Blue Dress» (Diavolo in abito blu) di Cari Franklin, un «noir». John McEnroe e Tatum O'Neil, che si frequentano dopo la separazione per via dei loro tre figli, sono andati a pranzo insieme con i rispettivi nuovi compagni: la fidanzata di lui è una giornalista della Nbc, la rete televisiva americana per la quale l'ex tennista fa il commentatore sportivo; il fidanzato di lei si chiama Oliver Rey ed ha appena 19 anni. Raymond Burr resta indimenticato non soltanto per le avventure di Perry Mason che seguitano a venir teletrasmesse nel mondo, anche per le controversie intorno alla sua eredità. Nel testamento, Burr aveva lasciato tutti i suoi beni e proprietà all'amico e convivente Robert Benevides. La nipote Minerva Burr ha impugnato il testamento. Il relativo procedimento giudiziario ha rivelato che Raymond Burr non avrebbe posseduto nulla: 100.000 dollari in contanti, ma 1 milione e 600.000 dollari di debiti (la parte maggiore dei quali, 1 milio- ne, proprio con Benevides). David Hasselhoff, l'attore americano bruno noto come protagonista della serie televisiva centrata su un'automobile nera dagli straordinari poteri, è diventato in Germania un idolo della candy-pop music, amato soprattutto dai ragazzini di 612 anni: sei album suoi sono stati venduti sul mercato tedesco in oltre 4 milioni di copie, i suoi concerti e spettacoli televisivi hanno enorme successo. Grace Jones, calze nere a rete, piccola tuta metallica d'argento, occhiali da saldatore, ha festeggiato il proprio compleanno invitando gli amici a mangiare, nel night-club newyorkese «The Tunnel», una torta di panna e fragole in forma di capitello dorico. In realtà il compleanno di Grace Jones è in maggio, e lei s'è rifiutata di dire quanti anni avesse compiuto. Alee Baldwin, il marito di Kim Basinger, ha detto: «Il guaio del cinema americano è che tutti i produttori vogliono nei loro film gli stessi 10 uomini e le stesse donne». Alain Delon