La vendetta americana sul Giappone

Blitz all'alba dei carabinieri per comprare una tuta a Clinton La vendetta americana sul Giappone Gastroenterite mette ko il premier, come Bush a Tokyo NAPOLI. Il caldo e il cibo occidentale hanno giocato un brutto tiro al premier giapponese Tomiichi Murayama, 70 anni, ricoverato l'altro ieri in una stanza del reparto di chirurgia della clinica di Napoli «Mediterranea». Murayama si è sentito male durante la cena dei Sette Grandi nella Sala degli Archi del Castel dell'Ovo: era il primo incontro ufficiale del G-7. Il primo ministro è improvvisamente impallidito, quindi si è portato il tovagliolo alla bocca, scosso da un conato di vomito e in preda a forti dolori addominali. Soccorso dagli uomini del servizio di sicurezza, è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove i medici hanno diagnosticato uno «stato di disidratazione» e una «colite intestinale con risentimento appendicolare». Poco dopo la mezzanotte, il vice capo di gabinetto Sonoda è entrato nella clinica per avere un colloquio con Murayama, nominato primo ministro il 29 giugno scorso. Appena si è diffusa la notizia, davanti alla clinica Mediterranea si sono radunati centinaia di giornalisti e di curiosi che volevano informarsi sullo stato di salute del paziente. Sono trascorse delle ore prirri'a che la delegazione giapponese fornisse le prime informazioni ufficiali. A notte fonda, i sanitari hanno finalmente spiegato che To¬ miichi Murayama è affetto da tempo da una colite spastica che, probabilmente, si è aggravata negli ultimi giorni a causa del gran caldo, del cibo occidentale al quale il premier non è abituato, e dello stress per i lavori del G-7. I primi sintomi del malessere si erano manifestati già venerdì mattina. La sera precedente, il primo ministro e alcuni suoi collaboratori avevano cenato in un ristorante napoletano, mangiando frutti di mare ed altre pietanze condite con olio d'oliva. «Una sostanza, quest'ultima, che nella cucina giapponese non è quasi mai utilizzata», spiega un medico. Nel corso della notte le condizioni di Murayama sono migliorate: il paziente è stato dimesso ieri sera. Il numero uno della delegazione giapponese non è l'unica vittima del tour de force imposto dal G-7. La cappa di afa che incombe da giorni su Napoli e lo stress per il superlavoro sta facendo strage soprattutto fra gli oltre 3 mila giornalisti giunti in città da ogni parte del mondo. Fino ad oggi sono oltre cento i cronisti che hanno accusato malori fortunatamente non gravi. Per questo motivo, i reparti di pronto soccorso degli ospedali napoletani sono stati messi in stato d'allerta. Anche il personale medico è stato raddoppiato. [f. mil.] Il premier giapponese Tomiichi Murayama

Persone citate: Bush, Tomiichi

Luoghi citati: Giappone, Napoli, Tokyo