E al novantesimo tutti giù in piazza di G. Fav.
Napoletani in coro «Dino Baggio sì mmegli'e Pelè» Napoletani in coro «Dino Baggio sì mmegli'e Pelè» E al novantesimo tutti giù in piazza «Ce l'abbiamo fatta». Sono le 21, la festa espolde. C'era mezza Italia, ieri sera, incollata davanti alla tv con il fiato sospeso, ad incrociare le dita puntando su un gol del Codino. Poi un boato. «Siamo qualificati!»: ci si abbraccia per le strade, le piazze si riempiono di bandiere. Clacson impazziti, caroselli di auto, si fa rumore con tutto: chi non ha trombe da stadio usa coperchi, tamburi, raganelle. A Napoli è mancato il tradizionale raduno in Piazza Trieste e Trento, in Galleria Umberto e a Piazza Municipio, compresi nelle zone di sicurezza del G7. Bandiere al vento a Mergellina al gol della vittoria di Robi Baggio, cortei verde-biancorossi in via Toledo, in corso Umberto I e nelle zone alte della città, da Posillipo al Vomero. Entusiasmo alle stello nei quartieri spagnoli, con gli scugnizzi a far fracasso, a ballare in mezzo alla carreggiata e intasare il traffico. Tuffi in mare a Mergellina, Marechiaro, Rivafiorita: e tutti a strillare «Dino Baggio, sì cchiù mmegli'e Pelè». A Palermo migliaia di persone si sono riunite in piazza Politeama. Il caos maggiore nei quartieri popolari: a Borgo Vecchio, Kalsa, Capo, la gente ha dato vita a vere e proprie scene di delirio. Se piazza IV Novembre a Perugia è stata il fulcro dei festeggiamenti in Umbria, a Firenze i tifosi si sono riversati in massa a piazzale Michelangelo. Nel centro di Torino è sfilata una bara di legno chiaro con la scritta «Spagna». A Roma migliaia di persone sono sfilate in | via Nazionale, piazza Venezia e piazza del Popolo. Incuranti della concomitanza con la partita, in Campidoglio si sono sposati due giovani ai quali il delegato del sindaco ha regalato, per l'occasione, un pallone. Momenti di tensione a Bologna: trecento persone si sono radunate vicino alla fontana del Nettuno (super-protetta da polizia e carabinieri) che martedì sera era stata danneggiata; alcuni tifosi sono finiti in questura dopo una sassaiola contro le forze dell'ordine in piazza dei Martiri. Un «gavettone» gigante lanciato da una finestra ha distrutto un'auto in via Marconi. Un paio di vetture sono invece state incendiate dai tifosi a Bari, nel quartiere San Paolo. Bandiere e fuochi d'artificio per la qualificazione degli azzurri si son visti anche all'estero: mentre a Madrid finivano nei cassetti nacchere e petardi, a Toronto sono scesi in piazza 250 mila immigrati di origine italiana, e in Argentina sono sfilati nelle strade milioni di discendenti di emigrati dal Bel Paese. Entusiasmo per gli azzurri pure in Romania: anche qui, dopo il fischio finale dell'arbitro ungherese, è stata festa. Al ristorante «Horoscop» di Bucarest, ritrovo degli italiani, si è ballato fino a notte alta. A Torino, pochi istanti dopo il trionfo degli azzurri, nella centralissima piazza San Carlo c'era una turista tedesca. Ai giornalisti ha mostrato il suo diario di viaggio: «Qui festeggiano per la vittoria dell'Italia a calcio. Mi sembrano tutti matti», [g. fav.]
Persone citate: Baggio, Dino Baggio, Pelè
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