Casini dal Fascio ai classici

Casini, dal Fascio ai classici Casini, dal Fascio ai classici // giornalista che propose Stendhal, Tolstoj e Kipling fil ROMA '1 morto ieri mattina Gherardo Casini, fondatore i della casa editrice che I I porta il suo nome. Aveva 91 anni. Fu giornalista (lavorò al Resto del Carlino e diresse // Mattino e la Rivoluzione fascista). Segretario di Costanzo Ciano quando questi era presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, fu anche direttore generale al ministero della Cultura popolare. Nel dopoguerra Casini fondò la casa editrice, specializzata in collane di classici: alcuni anni fa la società fu venduta ai fratelli Melita di La Spezia, che hanno mantenuto viva la collana dei classici. I funerali si svolgeranno oggi alle 10,30 nella chiesa di San Roberto Bellarmino. Nato a Pisa nel 1903, Gherardo Casini fondò ad app.-ia 21 anni il periodico Rivoluzione fascista. Nel frattempo si laureò in giurisprudenza e stabilì la sua residenza a Roma. Dal '30 diresse il giornale sindacale Lavoro fascista, sul quale pubblicò racconti anche Alberto Moravia, e negli anni '39-'40 la rassegna bibliografica II libro italiano. Rappresentante dell'ala liberale del fascismo, dal '31 al '36 fu condirettore con Giuseppe Bottai di Criticc fascista. Nel '36 iniziò a collaborare col ministro della Cultura popolare Dino Alfieri, e tentò di uniformare in senso autarchico la produzione libraria it. liana. Racconta il figlio Leonardo: «Fu poi escluso dal potere e mandato a dirigere II Mattino di Napoli fino al '42. Fu poi arrestato dai fascisti per non aver aderito alla Repubblica Sociale, ma riuscì a fuggire. All'arrivo degli inglesi, venne imprigionato in un campo di concentramento a Padula, in Calabria». Nel dopoguerra fondò la Gherardo Casini Editore, che ha avuto fama soprattutto intorno Anni 50. La collana più nota fu quella dei «Grandi Maestri», lussosa serie in cui apparvero titoli di Stendhal, Tolstoj, Kipling, Mórimée, Dostoevskij, Stevenson. Pubblicò anche enciclopedie. La Gherardo Casini Editore rifece parlare di sé negli Anni 70 con la collana economica dei «libri del sabato». Nel 1985 i titoli furono ceduti alla Fratelli Melita Editore di La Spezia, «ma - sottolinea il figlio - Casini continuò a occuparsi di editoria: stava preparando una grande iniziativa in 10 volumi sulle regioni del Sud d'Italia». Casini fu anche autore: tra le sue opere, il saggio Mass media, strumenti del sistema (1971), in cui riassume in chiave teorica il senso della sua esperienza di giornalista e organizzatore culturale tesa a una divulgazione colta e a un ingrosso di letteratura straniera classica in Italia. [Ansa]

Luoghi citati: Calabria, Italia, La Spezia, Napoli, Pisa, Roma