L'ex ministro della Giustizia in tribunale all'udienza per Eni-Sai

UNA VITA TRA AFFARI E SPORT UNA VITA TRA AFFARI E SPORT GIÀ' la festa dei suoi dieci anni di Inter, il 12 marzo scorso, non è dello più gioiose. La squadra trascina avanti una stagione poi chiusa al tredicesimo posto alla pari della Reggiana con la miseria di 31 punti (a rischio di retrocessione) dopo l'avvicendamento in panchina, a torneo in corso, fra Bagnoli e Marini. La vittoria in Coppa Uefa? Come un brodino. Ernesto Pellegrini cerca di attutire problemi (di gioco) e malumori (dei consiglieri, Peppino Prisco compreso, prima che dei tifosi) ma la realtà è amara. La squadra non regge il confronto sportivo con il Milan, il presidente quello (soldi e carisma) con Berlusconi. E negli ambienti milanesi si sussurra già di problemi aziendali per il presidente nerazzurro. Ancora da disinnescare una mina vagante. Il dissidio con il fratello Giordano per l'uno per cento della Pefin, la finanziaria di famiglia. Erano alla pari al 50 per cento, quell'uno serviva all'Ernesto per firmare da solo le decisioni. Giordano voleva L'ex ministro della Gi

Persone citate: Berlusconi, Ernesto Pellegrini, Peppino Prisco