Aden è caduta i sudisti in fuga

I soldati di San'a prendono la tv e danno l'annuncio: il Paese di nuovo unito I soldati di San'a prendono la tv e danno l'annuncio: il Paese di nuovo unito Aden è caduta, i sudisti in fuga Finita la guerra dello Yemen ADEN. La guerra civile yemenita è finita. 11 Nord tribale e filoccidentalc ha prevalso sul Sud socialista, avvicinati ma mai fusi davvero in un solo Stato da un'unificazione affrettata e fallimentare. Aden, la capitale del Sud, è nelle mani delle forze del Nord. Lo hanno annunciato gli stessi soldati vittoriosi, che hanno conquistato il palazzo della tv locale. Davanti alle telecamere, i generali fedeli al presidente Ali Abdullah Saleh hanno dato l'annuncio. «Aden è completamente nelle mani delle forze del legittimo governo, che hanno l'assoluto controllo della città e hanno sgominato le ultime sacche di resistenza dei separatisti». Poi sullo schermo sono comparse le immagini dei carri armati delle forze del Nord che entravano in città. Nella notte, i leader secessionisti di Aden avevano abbandonato la loro capitale e il Sud dello Yemen per una località sconosciuta; forse l'estremo Sud del Paese, forse l'Oman, oppure l'Arabia Saudita. Lo ha rivelato l'incaricato d'affari presso l'ambasciata yemenita al Cairo. «Secondo le informazioni di cui siamo in possesso, alcuni leader del partito socialista sono fuggiti via mare da Aden e Hadramut, mentre altri si sono arresi», ha dichiarato Abdala Abdelkader. La notizia non è stata confermata da altre fonti. E' invoce certo che i dirigenti del Sud hanno chiesto al governo di San'a di garantire la sicurezza di tutti coloro che vogliano lasciare Aden. La richiesta è stata accolta dai massimi esponenti del Nord, che l'hanno interpretata come la capitolazione del Sud secessionista. «Equivale alla fine della guerra. Siamo un go¬ concreta che alla fine le ostilità cessino. Molto sangue è stato versato. Ora le parti debbono lasciarsi alle spalle il passato nel più breve tempo possibile», ha affermato l'emissario dell'Onu esortando i dirigenti del Nord e del Sud a cercare una soluzione di compromesso per la guerra civile che in due mesi ha provocato migliaia e migliaia di morti. Una delegazione della Lega araba, guidata dal vicesegretario generale per gli affari militari, Mohammed Said al-Bayraqdar, ha lasciato il Cairo diretta a San'a, dove tenterà una mediazione con il presidente yemenita Ali Abdallah Saleh. [e. st.] verno responsabile e non faremo del male a nessuno», ha commentato il ministro per la Pianificazione Abdul Karim el-Eryani. Ma il premier del Sud, Haidar Abu Bakr al-Attas, non è d'accordo e sostiene che la resistenza continuerà. Pur ammettendo che le forze del Nord hanno assunto il controllo dei quartieri settentrionali di Aden, Attas ha fatto presente che alcune unità continuano ad opporsi al nemico sulle colline che sovrastano il porto. Il primo ministro ha quindi chiesto la cessazione immediata delle ostilità, l'avvio dei negoziati e precise garanzie per tutti coloro che vorranno rimanere ad Aden. «Abbiamo intenzione di resistere e di agire sulla base della risoluzione 931 del Consiglio di sicurezza», ha affermato. Il ministro degli Esteri del Sud, Abdullah al Asnaj, ha dichiarato all'agenzia ufficiale kuwaitiana che gli Usa avrebbero compiuto un passo presso il governo di San'a affinchè venga concesso ai leader sudyemeniti un salvacondotto per raggiungere la provincia petrolifera orientale dell'Hadhramawt, il cui capoluogo è Mukalla. «La guerra per l'indipendenza continuerà anche dopo la caduta di Aden», ha dichiarato al Asnaj, che si trova attualmente a New York per esaminare i meccanismi di verifica del cessate il fuoco contemplato dalle risoluzioni 924 e 931 dell'Onu. Intanto l'inviato speciale delle Nazioni Unite, Lakhdar Brahimi, aveva riferito che in coincidenza con i nuovi colloqui fra Attas e Eryani a New York la violenza dei combattimenti intorno ad Aden si è attenuata. «Sembra esserci una possibilità CARAIBI Grandi manovre navali Immagini della battaglia di Aden: la capitale del Sud è caduta ieri Il premier di Pechino

Persone citate: Abdala Abdelkader, Abdul Karim, Abu Bakr, Ali Abdallah Saleh, Ali Abdullah Saleh, Haidar, Lakhdar Brahimi, Mohammed Said