IN ISRAELE Frutti su misura nati dal deserto

IN ISRAELE IN ISRAELE Frutti su misura nati dal deserto Q _ di f Q UANDO sui nostri mercati compaiono improv_ visamente strani frutti di forma mai vista, ibridi di due frutti conosciuti ma con le migliori caratteristiche di entrambi, oppure frutti nani, si può quasi sempre essere certi che sono stati prodotti in Israele. La ricerca in campo agricolo, partita dalla necessità di rendere fertile un terreno per la maggior parte desertico, ha raggiunto livelli di sofisticazione molto vicini alla fantascienza, ed è in continuo sviluppo. La base di quest'attività è l'Aro (Agricultural Research Organization), più nota agli addetti ai lavori col nome di Volcani Center, e si trova a Bet Dagan, a pochi chilometri da Tel Aviv. La storia ha inizio nel 1921, quando Eliezer Volcani fondò l'Agricultural Experiment Station a Tel Aviv, come parte dell'Istituto per l'agricoltura e le scienze naturali. Dopo vari cambiamenti di nome, il Volcani Center nel 1971 si stabilì nella sede attuale e divenne il quartier generale per la ricerca del ministero dell'Agricoltura. Oltre a fare ricerca, l'Aro si occupa di risolvere problemi attuali nella produzione agricola, nonché di industrializzare e applicare tecnologie avanzate; diffonde informazioni e statistiche sull'agricoltura e tiene corsi di addestramento per istruttori e agronomi. L'Aro comprende sette istituti di ricerca: ingegneria agricola; scienze animali; colture da campo e da giardino; orticoltura; protezione delle piante; suolo e acqua; tecnologia e conservazione de; -odotti agricoli. Ogni istituto e diviso in dipartimenti, con un numero incredibile di specializzazioni. Molti hanno sentito parlare del famoso metodo dell'irrigazione a goccia, oggi adottato da molti Paesi con problemi idrici: è solo l'esempio più noto di una lunga serie di sviluppi mirati, fondati non solo sulla ricerca scientifica ma su ricerche di mercato approfondite e studi statistici condotti da un apposito dipartimento. Tra le «invenzioni» più gradite al consumatore, che sono ormai d'uso comune hi Israele e presto saranno in circolazione anche da noi, ci sor.o le angurie senza semi e i fichi d'India senza spine. I pomodori quadrati invece non hanno avuto successo: sembra che il consumatore sia restio ad abbandonare la forma tradizionale per una più innovativa e soprattutto più pratica. Molto bene accolti sono stati i mmi-alberi di pesco da tenere sul balcone o sul terrazzo, che arrivano velocemente a una copiosa produzione di frutti. In un Paese in cui l'acqua è pochissima e la manodopera scarsa e costosa, è chiaro che due problemi fondamentali sono la desalinizzazione, o meglio ancora lo sviluppo di colture che sopportino l'acqua salina, e la raccolta automatica di frutta e verdura; ecco quindi macchine dallo strano aspetto che staccano gli agrumi dagli alberi, raccolgono le olive o le noci, dividono gli asparagi e raccolgono le cipolle; ecco pomodori, datteri e girasoli irrigati con acqua salina. Una parte importantissima della ricerca riguarda la protezione delle piante dai parassiti: una delle ultime novità è che esistono degli oli profumati nocivi ai parassiti ma non all'uomo. Dato però l'alto costo di tali oli e le grosse quantità necessarie, è attualmente allo studio il problema della validità economica dell'operazione. Anche l'Istituto di scienze animali è molto attivo: la ricerca è mirata soprattutto a risolvere problemi di fertilità e di adattamento all'ambiente; all'uso di mangimi non convenzionali per bovini e pollame e allo sviluppo dell'inseminazione artificiale nelle pecore. Per i pesci, la ricerca mira al loro miglioramento genetico e all'inserimento in ambienti diversi da quello naturale (recentemente è stato ottenuto un branzino che vive in acqua dolce), oltre all'utilizzazione di sottoprodotti agricoli come mangime. Anche alcuni crostacei sono oggetto di ricerca, per quanto la religione ebraica ne vieti il consumo. Parafrasando Pascal, si potrebbe dire che il mercato ha una religione che la religione non conosce. Patrizia Krachmalnicoff

Persone citate: Bet, Dagan, Eliezer Volcani, Patrizia Krachmalnicoff

Luoghi citati: India, Israele, Tel Aviv