Occhio alla cometa suicida

CADRÀ' SU GIOVE CADRÀ' SU GIOVE Occhio alla cometa suicida Favorito l'Osservatorio di Catania vapori di sodio: ciò permettere in evidenza eventuali flash che indichino movimenti nell'atmosfera di Giove indotti dalla caduta di un oggetto sufficientemente pesante (almeno un chilometro di diametro). Salvatore Cristaldi utilizzerà un telescopio da 15 centimetri con rivelatori Ccd per osservare l'alta atmosfera del pianeta. Partecipano anche: i radiotelescopi gemelli di Medicina (Bologna) e Noto (Siracusa) per cercare, dall'eventuale presenza e dal profilo delle righe spettrali di molecole di HCO, H S, HO, tracce di metanolo (CH^OH) eventualmente presente nei gas della cometa: il telescopio di 1,50 di Loiano (Bologna) per spettrografia e immagini fotografiche in Ccd; Asiago (Vicenza) con i due telescopi di 1,80 e 1,20, il primo per spettrografia del pianeta mirando alla nube di atomi di sodio che circonda Io, mentre l'altro eseguirà osservazioni fotometriche; Collurania (Teramo) che al 40 centimetri userà un'apparecchiatura magneto-ottica con una cel- SI mobilitano anche gli astronomi italiani in occasione della caduta dei frammenti della cometa Shoemaker-Levy sul pianeta Giove; caduta che è attesa a partire dalla serata del 16 luglio alle 20,01 (tempo universale, a cui bisogna aggiungere due ore per ottenere l'ora legale in vigore nel nostro Paese). Questo primo impatto, è stato anticipato, accadrà sull'emisfero di Giove in quel momento non visibile dalla Terra, ma la rapida rotazione di quel mondo gigantesco, che avviene in meno di dieci ore, non mancherà di portare abbastanza rapidamente in vista la zona colpita. E su questa si spera di osservare modificazioni significative nelle grandi strutture nuvolose che caratterizzano l'alta atmosfera di Giove. Sono attesi anche flash di luce sui satelliti più vicini. Il programma degli osservatori italiani tiene conto del fatto che nell'osservazione del pianeta saranno favorite le stazioni del Sud, per due motivi: maggiore altezza di Giove sul¬ l'orizzonte di Sud-Ovest, minore durata del crepuscolo rispetto a ciò che si registra in località collocate cinque o sette gradi di latitudine più a Nord. Giove, infatti, è già passato «in opposizione» (che coincide con la minima distanza dalla Terra e il migliore e più lungo periodo di osservabilità notturna) lo scorso 29 aprile: quasi tre mesi dopo, al tramonto del Sole sarà già oltre il meridiano, il che riduce a poche ore il periodo di osservabilità prima che il pianeta si abbassi eccessivamente sull'orizzonte. E' dunque un astronomo di Catania, Carlo Bianco, il coordinatore del gruppo di studiosi che osserverà nel visibile; ed è quello di Catania il programma più nutrito, alla stazione etnea di Serra la Nave (quota 1710). Bianco sarà impegnato in registrazioni fotometriche dei satelliti (soprattutto Io) col telescopio di 91 centimetri; Santo Catalano userà l'altro telescopio di 61 centimetri con cui sarà collegato tramite fibra ottica un filtro magnete- ottico a

Persone citate: Carlo Bianco, Salvatore Cristaldi, Santo Catalano, Serra, Shoemaker

Luoghi citati: Bologna, Catania, Loiano, Siracusa, Teramo, Vicenza