Il burattinaio virtuale

OGGI A TORINO OGGI A TORINO Il burattinaio virtuale Un computer al posto dei vecchi fili LO chiamano Euclide. E' il primo personaggio sintetico realizzato in Italia Nasce dalla ricerca di Stefano Roveda di «Pigreco». una società milanese nota per essere tra le più attive nella realizzazione di scenari di realtà virtuale. Con un «cyberglove», cioè uno speciale guanto innervato di sensori che reagiscono ad ogni movimento delle dita dell'operatore, Euclide si anima, apre la bocca, parla, chiacchiera e improvvisa: dialoga con gli spettatori, perplessi nel trattare con qualcuno, o qualcosa, che non esiste se non nella memoria di un computer. E' un Indigo2 della Silicon Graphics a I frammenti della cometa Shoemaker- letta di vapori di sodio analoga a quella del professor Catalano; Merate, dove Guaita userà dei Ccd sul telescopio di 142 centimetri. Il gruppo di Frascati ha programmato una trasferta iberica, a Granada. Non è certo che tutti questi sforzi raggiun¬ Levy modellare la faccia geometrica di questa «id-entità virtuale» (come la rivendicano gli autori) che si anima in tempo reale tramite le interfacce - mouse, tracker e cyberglove - usate dall'operatore. Nell'animazione di questa sorta di burattino digitale va colta una specifica qualità teatrale, riconducibile a quella dei marionettisti della tradizione del teatro di figura. L'operatore non a caso viene da esperienze di videoteatro; è Giacomo Verde, inventore dei «teleracconti», spettacoli in cui la telecamera ingrandisce un microteatro fatto di oggetti e figure (potranno essere visti al Festival del Nuovo Teatro di Rivoli, dal 18 al 22 luglio). Euclide apparirà a Torino, all'Ippopotamo (l'area attrezzata per la programmazione estiva presso l'ex zoo) in occasione del progetto «Cyberia» che già dallo scorso anno presenta eventi di spettacolo e comunicazione virtuale. Proprio oggi, 6 luglio, è previsto un incontro dai titolo «L'attore sintetico» che affronterà con gli autori i diversi aspetti dell'operazione, da quelli puramente teatrali a quelli tecnologici. Sui personaggi sintetici già da qualche tempo opera il Medialab di Parigi (una società di cui è maggior azionista Canal Plus, la pay tv francese). In diversi programmi del canale via vy (Osservatorio australe europeo) gano risultati concreti: ma il numero degli impatti, una ventina, e le dimensioni di alcuni frammenti cometari, stimati un paio di chilometri, fanno sperare che qualcosa si vedrà. Luigi Prestinenza cavo parigino ci si può imbattere in sinuose presentatrici come «Poupidoo» o coppie di simpatici gangster come «Chipie & Clyde», protagonisti di una fortunata serie televisiva che ha fatto scalpore. Tutti sintetici. Il primo a dare il via a questa generazione di personaggi digitali è stato «Mai le phantome», un buffo fantasma disegnato da Tanino Liberatore (il creatore di Rank Xerox, il «coatto sintetico» pubblicato nei primi Anni Ottanta sulla rivista «Frigidaire»). Mai è stato il conduttore televisivo di un fortunato programma per bambini, «Canal Pelouche», in cui svolazzava per il set molestando gli altri conduttori, attori in carne ed ossa. Attraverso il cromakey (lo scenario elettronico che permette di «abitare» le immagini trasmesse altrove, un po' come fanno molti telegiornali) il personaggio virtuale può quindi interagire con quelli reali, in un'operazione simile, tanto per intenderci, a quella del film con Roger Rabbit, il coniglio-cartoon. Nel caso di queste animazioni del Medialab parigino il sistema adottato porta il nome di «Puppetry Orchestrated in Realtime by Computers» e vede l'utilizzo oltre che di un «Datagiove» (innervato di fibre ottiche), di una serie di sensori «Polhemus» da applicare al viso dell'operatore-marionettista per le espressioni facciali. L'Euclide della Pigreco non raggiunge il livello di complessità di queste animazioni ma per altri versi è più efficace: più immediato nella reazione al pubblico con cui può curiosamente dialogare. Uno dei primi personaggi sintetici realizzati negli Stati Uniti portava la «maschera» di SuperMario, l'eroe dei videogames della Nintendo. Una delle applicazioni più diffuse, oltre a quelle di intervento spettacolare in eventi pubblici e parchi tecnologici, è stato quello di farlo intervenire nei reparti pediatrici degli ospedali, per dialogare con i bambini immobilizzati a letto. Recentemente, all'ultimo Forum Imagina di Montecarlo, sono stati presentati degli sviluppi ulteriori di queste sperimentazioni, orientate principalmente verso la «televirtualità»: ovvero delle procedure avanzate di telecomunicazione in cui poter trasmettere sulle reti digitali le nostre immagini-simulacro, una sorta di maschere che però rispettino i movimenti labiali della comunicazione verbale. Un aspetto che secondo l'Institut de la Communication Parlée di Grenoble è fondamentale per l'intelligibilità del comunicare a distanza. Carlo Infante

Persone citate: Carlo Infante, Catalano, Giacomo Verde, Guaita, Luigi Prestinenza, Roger Rabbit, Roveda, Shoemaker, Tanino Liberatore

Luoghi citati: Italia, Merate, Montecarlo, Parigi, Rivoli, Stati Uniti, Torino