L'Italia invecchia, sos per le donne

Gli ultrasessantenni sono undici milioni. Il mondo femminile più colpito da malattie e dalla solitudine Gli ultrasessantenni sono undici milioni. Il mondo femminile più colpito da malattie e dalla solitudine L'Italia invecchia, sos per le donne L'Istat: in difficoltà un milione di anziani ROMA. Italia, un Paese che invecchia sempre di più, e che soprattutto invecchia male, stando al rapporto dell'Istat sulla terza età, presentato ieri dal ministro della Famiglia, Antonio Guidi, e dal presidente dell'Istituto di statistica, Alberto Zuliani. Sono 4.784.000 le famiglie composte da ultrasessantenni, gli italiani con più di 60 anni sono 11,5 milioni (6,5 milioni le donne). E sono ben 1.100.000 le persone che hanno difficoltà ad accudire a se stesse, per una o più funzioni basilari della sopravvivenza. Settecentomila anziani disabili vivono «confinati» in casa. Di questi, 200 mila abitano da soli e almeno 140 mila sono costretti a letto. Fortunatamente resiste uno dei più antichi rapporti familiari: il 79% degli anziani dichiara di avere strette relazioni con i nipoti. Sono le donne a patire maggiormente le svantaggiose condizioni della terza età: dai 70 anni in su la maggioranza rimane vedova. Il basso livello d'istruzione che caratterizza la condizione di tutti gli anziani è tra le donne ancora più eclatante: il 95% delle ultrasettantacinquenni del Sud non ha nessun titolo, o ha solo la licenza elementare. E anche la salute «zoppica»: le donne sessantenni con almeno una malattia cronica sono il 64% contro il 59% dei coetanei uomini. Le donne presentano più malattie rispetto agli uomini, il 71 % è affetto da un male cronico. E le donne sono penalizzate anche dal punto di vista del reddito: vivono con pensioni più basse degli uomini, in molti casi con la sola pensione di reversibilità del marito. Infatti, il 21% dichiara di avere un reddito insufficiente. Il 25% degli anziani non è proprietario di abitazione, il 15% non ha telefono. Un fenomeno che si nota più al Sud che al Centro-Nord. Dall'indagine dell'Istat emerge anche un dato inconsueto: sono ottocentomila gli anziani che si dedicano a fornire assistenza ad altri, sia in famiglia che fuori. Sul fronte dei «divertimenti» le attività sono poche e precise: la metà dei sessantenni (il 57% degli uomini e il 43% delle donne) passeggia, va in bicicletta, gioca a bocce, si diletta in sport di vario genere. Molti si dedicano a coltivare l'orto, le piante e i fiori. Quasi tutti seguono radio e televisione (93%), leggono quotidiani e giornali (65%), partecipano ad attività religiosa (56%). La metà degli uomini sopra i 65 anni gioca a carte, contro il 18% delle donne. Ma cinema, teatro, spettacoli fanno parte dell'esperienza quotidiana solo in parte limitata. [r. cri.] Il difficile rapporto con la famiglia ministro per la Famiglia, Antonio Guidi

Persone citate: Alberto Zuliani, Antonio Guidi

Luoghi citati: Italia, Roma