Clinton a Napoli, elogiando il Nord

«Abbiamo da imparare da quelle regioni d'Italia». Martino insiste: un ruolo nella crisi bosniaca «Abbiamo da imparare da quelle regioni d'Italia». Martino insiste: un ruolo nella crisi bosniaca Clinton a Napoli, elogiando il Nord Al G- 7 manca Balladur, offeso per i no alleati sul Ruanda ROMA. «Abbiamo molto da imparare gli uni dagli altri. Possiamo apprendere tanto dai programmi di addestramento professionale in Germania, dall'assistenza all'infanzia dei francesi, dal modo in cui gli italiani, nel Nord del loro Paese, cooperano alla ricerca, allo sviluppo e al marketing tra le piccole imprese». Un Bill Clinton in versione «leghista» conferma, rivolgendosi ad alcuni businessmen americani prima di partire per l'Italia, che il problema dell'occupazione sarà al centro del vertice G-7 che si apre domani a Napoli. La ripresa nei Paesi più industrializzati è avviata, ma i senza lavoro sono ancora 24 milioni e le prospettive per un rientro della disoccupazione non sono incoraggianti. A Napoli, anticipano fonti diplomatiche, il documento economico finale dovrebbe contenere una duplice ricetta: quella più «clintoniana», che vuole investimenti per la formazione professionale, e quella più liberista, che mette invece l'accento sulla necessità di una maggiore flessibilità del lavoro. Ieri è arrivato il nuovo premier giapponese Tomiichi Murajama. Oggi arriveranno Bill Clinton (con Hillary, la figlia Chelsea e la suocera Dorothy Rodham) e Silvio Berlusconi, domani gli altri leader. Per ultimo arriverà Boris Eltsin, il quale parteciperà ai colloqui politici di domenica. Già da alcuni giorni la città è praticamente «blindata» e come ha detto un responsabile della sicurezza, «nulla si muove all'infuori dei gabbiani e dei cefali nel Golfo». L'Italia, che in qualità di Paese ospitante ha avuto un ruolo importante nella preparazione dell'agenda, punta anche ad ottenere da questo vertice un forte impulso per la liberalizzazione degli scambi mondiali. «Altrimenti - avverte il ministro degli Esteri Antonio Martino - c'è il rischio che si formino zone economiche liberalizzate al loro interno ma chiuse verso l'interno. E questo porterebbe a guerre commerciali tra blocchi regionali, con conseguenze catastrofiche». L'altro grande obiettivo del- l'Italia riguarda invece la Bosnia. Il governo Berlusconi non ha mai mandato giù l'esclusione dal «Gruppo di contatto» (americani, russi, francesi, inglesi e tedeschi) che ha preparato il piano di pace per la Bosnia presentato questa settimana alle parti in conflitto. «Crediamo che il problema della pace in Bosnia debba essere affrontato dal G-7 e dalla Russia a livello istituzionale», dice Martino, che persegue con tenacia questo obiettivo da quando si è insediato alla Farnesina. E aggiunge: «Non possiamo accettare che l'Italia non sia nel "Gruppo di contatto" per motivi ovvi: non si può chiedere ad un Paese di subire le conseguenze di un processo decisionale che non lo vede coinvolto. Ma la nostra proposta non è determinata soltanto da una critica al "Gruppo di contatto". Il vantaggio di investire della questione il G-7 è che vi partecipano tutti i Paesi direttamente interessati. In più vi sono anche il Giappone, Paese che sarà molto utile nella fase di ricostruzione della Bosnia, e la Russia, che potrà avere un ruolo importante nell'indurre la Serbia ad accettare l'accordo di pace». L'Italia, del resto, è uno dei Paesi che più hanno lavorato per includere la Russia nei colloqui politici del G-7 e creare le premesse per un rapido allargamento al «G-8». Uno dei temi politici più scottanti riguarda l'emergenza in Ruanda, dove la Francia non riesce a coinvolgere i Paesi occidentali in una grande missione umanitaria (tanto che il premier Balladur, sembra per protesta, ha deciso di non venire a Napoli). Martino: «Purtroppo gli avvenimenti sul terreno confermano la nostra convinzione che le operazioni di peace-keeping devono essere davvero tali e che non devono trasformarsi in operazioni militari». Andrea di Robilant 8 LUGLIO ORE 19,30: pranzo a Castel dell'Ovo offerto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai capi di Stato e di governo. ORE 19,30: pranzo per i ministri degli Esteri all'Hotel Vesuvio, per i ministri delle Finanze all'Hotel Santa Lucia e per i delegati ufficiali a Palazzo Salerno. Spettacolo pirotecnico nel Golfo di Napoli. 9 LUGLIO ORE 9,15: sessioni di lavoro separate per i capi di Stato e di governo, per i ministri degli Esteri e delle Finanze. ORE 13,30: colazioni di lavoro. ORE 15,30: sessione plenaria a Palazzo Reale. ORE 17,30: lettura della dichiarazione economica nella sala diplomatica di Palazzo Reale. ORE 18,00: conferenze stampa. ORE 19,30: pranzo offerto dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nella reggia di Caserta. Esecuzione del «Maestro di Cappella» di Cimarosa 10 LUGLIO ORE 9,15: sessioni separate di lavoro con la partecipazione del presidente Boris Eltsin e dei ministri russi. ORE 12,30: lettura della dichiarazione politica finale.