Cimici al Consiglio segreto socialista di Enrico Benedetto

WATERGATE Lo rivela il Canard Enchaìné: bufera sul governo, il partito ricorre alla magistratura Cimici al Consiglio segreto socialista Parigi, spiata dagli 007 la congiura contro Rocard WATERGATE ALLA FRANCESE PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Spionaggio politico, Pasquagate (dal nome del ruvido ministro gollista agli Interni), prassi liberticida e dittatoriale. Volavano parole grosse, ieri pomeriggio, tra i banchi parlamentari. Ai socialisti non sembrava vero di poter incastrare il governo. E l'Esecutivo era per una volta sulla difensiva, malgrado gli esigui 54 seggi ps (erano oltre nell'era preballaduriana) mettano al riparo la maggioranza da spiacevoli sorprese. Tutta colpa del «Canard enchainé». Come sempre. Il foglio satirico - 8 pagine al fulmicotone che ogni mercoledì mattina i francesi degustano con il petit déjeuner - rivela come il 19 giugno gli 007 transalpini abbiano origliato un Consiglio Nazionale ps al quale non era ammessa la stampa nè alcun osservatore esterno. E beninteso senza chiedere il permesso. L'incontro non era di ordinaria amministrazione. L'assemblea doveva esaminare il rovinoso bilancio alle Europee (14,5%, minimo storico dal '62). Pagò il segretario, cui le mogie truppe ps votarono la sfiducia. Ma nessuno, in aula, immaginava che qualcuno stesse ascoltando dalla regia la telecronaca del rocardicidio. Invece sì. Il «Canard» non ne fa il nome. Però lo descrive quale funzionario dei Servizi. Era lì per lavoro. La sua funzione: seguire dall'esterno la discussione «a porte chiuse». Un po' noioso. Meglio giocare a James Bond. Peraltro la sede, il teatro de «La Villette» non era proprio inespugnabile. Così monsieur X s'intrufola, piazzandosi nella stanza che ospita la centralina elettroacustica grazie alla complicità della sorveglianza interna. Ottenerla è facile: la tesse- ra «Renseignements Généraux» (i «servizi») costituisce un vero «Apriti Sesamo». Rimarrà per ore nel suo prezioso nascondiglio. Spettatore invisibile, il nostro uomo segue «minuto per minuto» la congiura di Fabius & C. contro Michel Rocard. «Smentisco registrazioni» dirà più tardi Charles Pasqua, ma l'iniziativa appare comunque grave. Oltretutto, anziché rimproveri i superiori lo complimentarono. Facendosi raccontare i dettagli (tuttora top secret) sul Cn ps. Solo una fuga di notizie ha permesso lo scoop. Il neosegretario Emmanuelli è livido. L'indagine che preannuncia il responsabile dell'Interno non soddisfa l'opposizione: «Intendiamo denunciare l'episodio alla magistratura». E ancor meno i socialisti digeriscono lo scherno. «Nella vostra situazione che interesse avevamo a spiarvi? Ditecelo un po'» scherza il supervisore dell'ordine pubblico. E si sfiora la rissa. Ironia della sorte, la Camera esaminava fra l'altro il «piano Pasqua» sulla videosorveglianza, che l'intera Gauche ritiene discri- minatorio. Telecamere nella pubblica via per disincentivare il teppismo. Aggiungiamoci pure le lunghe orecchie dei Rg. La polemica sulle pratiche arbitrarie o presunte tali che impiega la polizia era comunque in prima pagina già da qualche giorno. Causa l'ultimo scandalo Tapie. Prima ancora che gli togliessero l'immunità, il giudice Eva Joly ne mise sotto ascolto il telefono. E l'immancabile «Canard enchaìné» pubblicava ieri alcuni gustosi scampoli. Nella conversazione Bernard il Marsigliese definisce madame Joly che si ostina a voler compiere indagini sul panfilo dell'imprenditore - il «Phocéa», lussuoso quattro alberi ma semplice «cargo» esentabile dall'Iva per il registro navale «abbrutita» e «folle». En passant, rivela che la mattina dopo vuole eclissarsi in Ruanda - missione umanitaria - per evitare l'incriminazione. Ma alle 6 gli piomberanno in casa gli agenti della sua aguzzina. Pazza forse, ma non scema. Enrico Benedetto

Persone citate: Charles Pasqua, Emmanuelli, Eva Joly, Fabius, James Bond, Joly, Michel Rocard, Rocard, Tapie

Luoghi citati: Parigi, Ruanda