Gorbaciov: quasi quasi torno Presidente di Giulietto Chiesa
L'ex leader annuncia che parteciperà alle elezioni, forse a capo d'un partito socialdemocratico L'ex leader annuncia che parteciperà alle elezioni, forse a capo d'un partito socialdemocratico Gorbaciov: quasi quasi torno Presidente «La gente mi chiede: perché taci?» MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Mikhail Gorbaciov sembra deciso a tornare sulla scena politica, incurante dei sondaggi che lo danno ancora come molto impopolare. Evidentemente non ci crede. Come, quando, avverrà la rentrée ancora non è chiaro. Ma proprio ieri ha voluto far capire che è solo questione di tempo. «Vedo che c'è una nuova attenzione del pubblico nei miei confronti. La gente che incontro per strada mi chiede perché taccio», ha detto a un gruppo ristretto di giornalisti convocato appositamente nella sua Fondazione. E, a una precisa domanda, ha risposto che parteciperà all'elezione (presidenziale, ndr) «quando sarà sicuro che il Paese ha veramente bisogno» di lui. Ma ha poi precisato che, poiché «il regime attuale ha bisogno di un'alternativa democratica potente»,. egli sarebbe pronto a «partecipare a un tale movimento politico, anche senza essere il numero uno». Le due affermazioni appaiono a prima vista contradditorie, ma non lo sono. Da tempo sia la Fondazione Gorbaciov che diversi centri politologici e larghi circoli politici sono impegna- ti in un dibattito sotterraneo attorno al tema della creazione di un grande partito socialdemocratico. Ci pensano Mikhail Gorbaciov e il suo entourage, ci pensano gli attuali raggruppamenti socialisti moderati che, recentemente si sono confederati. Ci pensano perfino gli ex ultraradical-democratici come Ghennadij Burbulis e il suo centro «Strategia». Ci pensa infine anche Ziuganov, il leader del rinato partito comunista russo. Nell'attuale Parlamento anche altre piccole frazioni moderate, come il partito democratico di Nikolai Tra- vkin, la frazione «Jabloko» di Grigorij Javlinskij, il partito dell'unità e della concordia di Serghei Shakhrai si muovono di fatto su piattaforme molto simili. E va notato che sia Travkin che Shakhrai sono ministri del governo Cernomyrdin. Gli ostacoli sono molti: di leadership innanzitutto (sia Shakhrai che Javlinskij si sono già candidati alle presidenziali) e di ricerca di una linea comune. Ma tutti sono concordi nel ritenere che uno «spazio socialdemocratico» in Russia esiste, e che occorre crearlo al più presto, prima che prendano il soprav¬ vento le forze intransigenti di estrema destra (fasciste e radical-democratiche) e di estrema sinistra (la miriade di partiti comunisti rimasti fedeli all'ortodossia). Gorbaciov sente dunque il vento e ritorna in pista. Ma l'impressione è che la carne al fuoco sia già parecchia. Ieri la Nezavisimaja Gazeta ospitava una grande intervista con il sessantatreenne ex presidente (che, tra l'altro, oggi comparirà in tribunale come testimone nel processo contro il generale Varennikov, uno dei golpisti dell'agosto 1991 ). E un altro giornale, Rabociaja Tribuna, di fatto organo di certi settori della nuova imprenditoria capitalistica «rossa», sempre ieri dedicava al tema del ritorno in politica di Mikhail Gorbaciov un'ampia analisi dai toni tutto sommato amichevoli. Mikhail Gorbaciov, del resto, non è rimasto con le mani in mano e nemmeno chiuso nell'eremo della sua Fondazione. Il mese scorso, per la prima volta da quel dicembre 1991 in cui l'Urss scomparve ed egli lasciò il Cremlino, ha accolto l'invito dei suoi amici ed estimatori e si è lanciato in un viaggio all'interno del Paese. A San Pietroburgo - nonostante il rifiuto di riceverlo del sindaco Ana- tolij Sobciak - gli incontri con il pubblico, all'università, sono stati affollati e, come ci ha detto, «estremamente stimolanti». Altrettanto è accaduto nelle altre città visitate, con numerosi ed espliciti inviti a «tornare sulla scena politica». Nonostante il passaggio al mercato stia procedendo in avanti senza sosta, la diagnosi del «grande malato Russia» resta difficile e angosciosa per milioni di abitanti. L'inflazione è scesa dal 20% al mese di gennaio al 5% di luglio. Ma il crollo della produzione industriale ha dimezzato in due anni e mezzo il potenziale tecnologico ed economico del Paese. L'ondata di disoccupazione, per ora solo annunciata, diventerà presto realtà con la bancarotta delle aziende, ormai privatizzate ma prive d'investimenti. E il rublo ha superato ieri, in discesa, il crinale fatidico dei 2000: precisamente, 2008 rubli per un dollaro. Mikhail Gorbaciov, come molti, ritiene che, nella corsa contro il tempo, la crisi sociale sarà più veloce dei sintomi di stabilizzazione. E si prepara all'appuntamento. Giulietto Chiesa Gorbaciov ha annunciato che rientrerà nella vita politica
Luoghi citati: Mosca, Russia, San Pietroburgo, Urss
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