San Marco, tornano le bancarelle di Alberto Ronchey
San Marco, tornano je bancarelle San Marco, tornano je bancarelle Tar annulla il decreto di sfratto dell'ex ministro Alberto Ronchey Ma non ò certo da ridere neppure nel settore del trasporto ufficiale. I prezzi sono comunque discrezionali; né il possesso della fatidica banda gialla è sinonimo di legalità. Le licenze sono state elargite negli anni a piene mani, secondo questa o quella amicizia politica, perfino di quartiere. A volte sono state usate le minacce. A volte truccati i concorsi, con il pagamento di mazzette a certi membri influenti delle commissioni. Un assessore si è visto un giorno appoggiare una pistola sulla scrivania, davanti al naso. Il sistema è lo stesso degli altri: la forza esibita, a volte la prepotenza, l'arroganza, la sopraffazione, in una città dove il denaro affluisce a miliardi ogni giorno e la gestione dei servizi essenziali come il trasporto spesso è nelle mani di oligarchie. dato l'assalto all'ufficio del sindaco, distruggendo porto, mobili e lampadari. Infine, avevano percorso le strade legali, ora si può dire con successo. Il Tar ha stabilito infatti che il decreto Ronchey pecca di «eccesso di potere per comportamento contraddittorio dell'amministrazione e illogicità». Traduzione: c'è uno squilibrio fra l'abuso rilevato e il rimedio adottato. Vietare il commercio ambulante in piazza è una misura eccessiva, basterebbe regolamentarlo. Insomma, l'unica novità per i venditori ambulanti dovrebbe essere una risistemazionc, diversa dall'anarchia di prima: che prevede posti più defilati, un sistema di rotazione e un dimezzamento del numero delle bancarelle, benché per un numero doppio di ore ogni giorno, [m. 1.] va fatto, né più né meno, quello che la Repubblica Serenissima era solita fare quando la piazza si trasformava in una casbah. Ma al giorno d'oggi gli ambulanti considerano un diritto acquisito perfino le concessioni di suolo pubblico favorite dalle amministrazioni allegre degli anni del voto di scambio. Così, prima avevano protestato con i banchetti «a lutto» e gli striscioni di invettiva davanti al portale di Palazzo Ducale. Poi avevano VENEZIA. Colpo di spugna a sorpresa del Tar del Veneto sul decreto dell'ex ministro dei Beni Culturali Alberto Ronchey, che aveva cacciato i venditori ambulanti da piazza San Marco. Il Tribunale amministrativo ha dichiarato illegittimo il decreto e così ora i 35 venditori di cartoline, magliette, cappelli e collane potranno tornare con le loro bancarelle sulle sacre pietre di dove un anno fa erano stati costretti a sloggiare. Ronchey ave¬ Mario Lollo
Persone citate: Alberto Ronchey, Mario Lollo, Ronchey
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