Sul palco il rabbino antisionista Hirsh, che bacia il leader

Sul palco il rabbino antisionista Hirsh, che bacia il leader Sul palco il rabbino antisionista Hirsh, che bacia il leader Festa di Gerico, Arafat con Hirsh e un posto di blocco dei coloni Giura il governo Accuse a Israele «Ha bloccato la gente» divertito fair-play. La stessa donna poco prima si era abbandonata a una serie di composizioni poetiche e danze tradizionali sotto i nostri occhi al crocevia tra la strada che proviene dalla Giordania e il corso principale della città di Gerico, con grande gioia per tutti i cameramen in quel momento disoccupati, che hanno così potuto filmare un buon pezzo di colore. Si sono visti tuttavia nella giornata episodi struggenti e memorabili, tanto quanto erano minimi, ma utili per dare una dimensione anche patriottica e passionale alla giornata: per esempio la piccola banda dei quattro tamburini, più una grancassa e un suonatore di piatti, tutti sotto i dieci anni, vestiti dalle mamme con uniformi di fantasia da piccoli patrioti, che è avanzata rullando come un reggimento scozzese sul corso, preceduta da cinque bandiere e da due cavalieri che galoppavano sulla piazza mettendo al vento una grande bandiera palestinese e compiendo splendide evoluzioni equestri. Poi ancora un secondo e un terzo gruppo di tamburi e militari con la fanfara, uno dei quali brandiva, senza suonarla, una cornamusa. Questo spettacolo, come anche il grande imbandieramento, la cura minuziosa e non priva di gusto con cui la città e stata messa a festa, rendeva onore alla determinazione dei cittadini di Gerico di apparire al nuovo Presidente come eleganti, patriottici, pacifici e pieni di gioia. Ma Arafat ha negato a quegli stessi abitanti il bagno di folla che loro si aspettavano e che lui stesso aveva concesso, anche a rischio della vita, più volte nella sua Gaza: non c'è stato verso, non è sceso, non si è mescolato, non ha rischiato. E questo suo comportamento ha provocato delusione tant'ò vero che già a mezzogiorno parecchie automobili che avevano portato patrioti pellegrini da Betlemme e dalle altre città occupate, hanno acceso i motori e si sono mosse indispettite sul cammino del ritorno. La folla ha stazionato a lungo sotto il Palazzo del governo dove avveniva la cerimonia del giuramento, la gente gridava e chiamava il «rais», seguitavano a passare tamburi e cavalieri, ma nulla di nuovo più accadeva. L'ufficialità è rimasta chiusa nel Palazzo, mentre sulla pista attendeva già con il motore acceso l'elicottero egiziano Sikorsky di fabbricazione sovietica, per riportare il nuovo «rais» a casa, quella vera a Gaza, dove è sepolto suo padre, e lontano da questo paese di tiepidi mercanti che seguitano a fare i conti dei costi economici dell'Intifada, che qui è sempre stata vissuta come un corpo estraneo.

Persone citate: Arafat, Hirsh

Luoghi citati: Betlemme, Gaza, Gerico, Giordania, Israele