«Bettino? Un malato immaginario»

«Ha avuto un infarto Embè? Anch'io soffro di cuore: dopo il processo Cusani ho dovuto fare gii esami. Eppure sono qui lo stesso» «Ha avuto un infarto Embè? Anch'io soffro di cuore: dopo il processo Cusani ho dovuto fare gii esami. Eppure sono qui lo stesso» «Bettino? Un malato immaginario» Show di Di Pietro: ha un foruncolone su un piede «Non è che non può venire a Milano La realtà è che non "vuole" venire» Ma è qui, sul Malato Immaginario, che Di Pietro gioca la sua carta ad effetto. Perché Tonino il Dottore non prende alla leggera i malanni dell'onorevole Craxi, tutt'altro. Li prende, dice, per quello che sono e per quel che risulta dai certificati medici, il più recente con data dell'altro ieri e la firma del professor Luigi Colombo, primario dell'Ospedale San Paolo e già restauratore di calciatori dell'Inter. Profittando di una pausa, Di Pietro s'era letto la documentazione presentata dall'avvocato Salvatore Lo Giudice. Poi, davanti a microfono e due telecamere, l'effettaccio: «Anch'io...». Anch'io soffro di cuore, prendo betabloccanti, sono sotto osservazione... «Ho avuto un blocco della branca destra, insomma una valvola di scarico che non funzionava bene...». Brusio in aula, i cronisti di Tangentopoli che si guardano, tu lo sapevi? Quando arriva l'altra pausa Di Pietro fa il Di Pietro, e minimizza: «Come milioni di persone». Appunto, lui come tanti. Ma, e rieccolo, anche Bettino Craxi come tanti. Nel ribattere alla richiesta della difesa, sospendere il processo «causa gravi e legittimi im- pedimenti che non consentono di lasciare il letto pena gravissime conseguenze», Di Pietro ha stracciato questa tesi. Balle, più o meno, scuse, pretesti. «L'infarto l'ha avuto, va bene, ma tempo fa. E il diabete l'aveva anche quan¬ do era consigliere speciale dell'Orni e andava e veniva da ogni parte del mondo. Non ha provato di non essere in grado di deambulare! L'impedimento assoluto è qualcosa contro la propria volontà!». E bravo Di Pietro, dice il tribunale: «Appare evidente l'assoluta insussistenza» eccetera eccetera eccetera. Craxi è sì malato, ma non poi così malato da dover rinunciare al processo. Ergo, con un parolone che colpisce, è «contumace»: imputato assente senza giustificazione, come quasi tutti, Umberto Bossi o Arnaldo Bobo Craxi mia persona». Francesco Grignetti Forlani compresi, tranne le cinque animo in pena che se ne stanno quasi nascoste e pallide nell'ultimo degli otto banchi: l'ex presidente della Montedison Giuseppe Garofano e gli ex parlamentari Andrea Buffoni, Antonio Del Pennino, Amedeo D'Addario e Filippo Fiandrotti, sull'attenti e rispettosi quando Simi de Burgis dà inizio al processo alla sua maniera: «Signori, comodi. L'ufficiale giudiziario si porti fuori dalla'aula per l'appello...». Annunciato come la Norimberga della Prima Repubblica, atteso per la sfilata dei segretari del pentapartito

Luoghi citati: Milano, Norimberga