Metalmeccanici, contratto senza scioperi di Paolo Patruno

Aumenti di 135 mila lire, una tantum di 450 mila, orario ridotto, via libera agli integrativi Aumenti di 135 mila lire, una tantum di 450 mila, orario ridotto, via libera agli integrativi Metalmeccanici, contratto senza scioperi Sì all'accordo per un milione e mezzo di lavoratori sale a 156 con gli scatti di anzianità, nel quadro dell'inflazione programmata al 6 per cento nel biennio. Inoltre, per il '94 verrà erogata una «una tantum» di 450 mila lire in due rate; riduzione dell'orario di lavoro a 39 ore settimanali e il diritto alla contrattazione aziendale. In questo ambito, il salario aziendale denominato «premio di risultato» sarà collegato ad indicatori di produttività, redditività, qualità. Infine, sindacati e imprenditori si sono accordati per la creazione di un fondo pensionistico integrativo, alimentato da quote accantonate per le liquidazioni dei lavoratori. Ma questa pensione ROMA EANCHE un minuto di sciopero. Il contratto dei metalmeccanici si sigla così, senza quel clima di tensione sociale, senza quell'asprezza conflittuale che pure veniva pronosticata come conseguenza diretta del primo governo dichiaratamente «liberista» della storia repubblicana. Un risultato soprendente, lui aggiunge «positivamente sorprendente», anche per Luciano Lama, l'attuale sindaco di Amelia che come dirigente della Fiom prima e come segretario generale della Cgil poi ha vissuto numerose stagioni contrattuali. E' stupito forse che all'epoca del liberismo al potere, non ci sia stato bisogno nemmeno di un'ora di sciopero per trovare un accordo tra le parti? «Non direi, sono soprattutto stupito che si sia riusciti ad applicare con tanta concordia e senso di responsabilità le regole fissate nell'accordo di luglio che avevano prefigurato finalmente l'attuazione di una seria politica dei redditi. Sono colpito, molto favorevolmente colpito, dal fatto che abbia funzionato magnificamente l'adozione di un metodo coraggioso che adesso sta dando davvero i suoi primi frutti». E pensare che proprio il metodo della «concertazione sociale» era stato messo in discussione da esponenti dell'attuale governo. «Per fortuna nell'attuale governo nessuno ha pensato di disattendere gli impegni solennemente sottoscritti dal governo precedente. E nemmeno a mettere davvero in discussione il metodo di cui parlavo prima: e cioè l'affidare alla concertazione e al negoziato tra le parti sociali il sistema per risolvere le controversie». Adesso però il ministro del Lavoro parla di un «grande risultato». «Meglio tardi che mai, visto che tanti suoi colleghi campioni di liberismo non hanno risparmiato critiche a quell'accordo. Adesso però il governo eviti di agghindarsi con le piume del pavone. Le parti sociali hanno infatti deciso di trattare in piena autonomia senza scomodare nesuno. Senza nemmeno un'ora di sciopero? Meglio così, vuol dire che è tramontata l'epoca in cui sembrava obbligatorio che le parti sociali dovessero scannarsi in una specie di guerra santa distruttiva». Ma il governo ha l'obbligo o no di mtervenire nella soluzione dei conflitti di lavoro? «Dipende dalla materia del con- OScmdi P AUMENTO SALARIALE La soluzione definitiva prevede 135 mila lireMórde nell'arco del biennio; a questa cifra vanno aggiunti gli «catti di anzianità che portano l'aumento medio complessivo a 156 mila lire. UNA TANTUM *' quest'anno, verrà erogata una ung tantum" di arca 450 mila lire lorde in due rate a luglio e settembre. . . Viene sancito dal'95 il diritto a esercitare la contrattazione aziendale.' Nel suo àmbito >( salario nazionale, ■ definito "premio di risultato", sarà collegato a uno o più indicatori ■ di qualità, produttività è redditività. complementare sarà realtà solo dopo la modifica dell'apposita legge da parte del Parlamento. La stesura dell'ipotesi di contratto, una cinquantina di pagine fitte, è risultata affrettata e anche confusa, tanto da causare un minigiallo. Nella sede della Cgil si erano appena riuniti in mattinata nella saletta sotterranea intitolata a Di Vittorio i delegati della Fiom quando, sfogliando le bozze del contratto, Giorgio Cremaschi, segretario dei metalmeccanici del Piemonte, è sobbalzato perché era sparito a pag. 41 un «anche» strategico per la modulazione del salario aziendale. E altre imprecisioni erano ORARIO DI LAVORO Scende a 39 ore medie settimanali mediante l'utilizzo certo di 48 ore di riduzione per tutti i lavoratori, normalisti .e turnisti. PREVIDENZA COMPLEMENTARE E' stato concordato di avviare un fondo pensionistico nazionale di categorìa con le quote della liquidazióne. INTEGRAZIONE. dl scoperte con sbigottimento nel passaggio su orario e malattie. Lunghi momenti di nervosismo, mentre tutte le bozze venivano ritirate e s'intrecciavano frenetiche telefonate con le sedi della Firn, Uilm e con Milano, dove intanto si erano riuniti i dirigenti di Federmeccanica. Di chi la colpa di quelle «sviste»? Nessuno ne sapeva niente, né a Roma né a Milano. E così l'incidente è stato attribuito, con buona pace generale, al computer della Federmeccanica su cui era stata scritta la bozza di contratto, andato in tilt. Passato lo spavento, Claudio Sabatini (Fiom), Gianni Italia (Firn) e Luigi Angeletti (Uilm) hanno ricevuto l'approvazione all'unanimità dei delegati dei Consigli generali. Poi, in un incontro con la stampa, hanno indicato nello «spirito unitario» dei tre sindacati l'elemento chiave per il successo della trattativa, agevolata dall'applicazione dell'accordo sul costo del lavoro. Al coro di soddisfazione si è unito il presidente della Confindustria, Abete: «Sindacati e imprenditori hanno contribuito con un comportamento responsabile a concretizzare opportunità di sviluppo e quindi di nuova occupazione». E del governo, rimasto per una volta estraneo alla rituale mediazione. Ha commentato il ministro del Lavoro, Mastella: «Mi auguro che questo contratto possa essere recepito come dato portante di una nuova politica delle relazioni industriali, con minore conflittualità e maggiore senso di responsabilità». E' un viatico per le trattative aperte con l'Intersind e della Confapi, che non ha firmato. Paolo Patruno Luciano Lama ex leader Cgil i nL

Persone citate: Abete, Claudio Sabatini, Gianni Italia, Giorgio Cremaschi, Luciano Lama, Luigi Angeletti, Mastella

Luoghi citati: Amelia, Milano, Piemonte, Roma