«Signor giudice, punisca mio figlio ubriaco» di G. Mi.
«Signor giudice/ punisca mio figlio ubriaco» Il giovane, processato a San Remo, perde i benefìci di legge su richiesta della famiglia «Signor giudice/ punisca mio figlio ubriaco» Candiolo, madre esasperata pretende una condanna esemplare Il giudice attenua la pena a un giovane ubriaco, accusato di guida in stato di ebbrezza. Dovrà pagare solo una sanzione pecuniaria, ma la madre non ci sta. E invita il difensore del figlio a comunicare la rinuncia al beneficio di legge, per applicare subito la condizionale. «Così, la prossima volta finisce in galera, senza alcuna scappatoia. Deve imparare la lezione», avrebbe riferito la donna al legale, Alberto Pezzini. Il caso di «giustizia domestica» è esploso ieri mattina in pretura, a Sanremo, quando è stato esaminato il fascicolo di Luca Grandi, 28 anni, artigiano di Condove con il vizio dell'alcol. Il giovane era stato fermato dai carabinieri nell'estate di tre anni fa. Era arrivato in Riviera per una vacanza. Voleva divertirsi. Ma aveva «dimenticato» un particolare: è pericoloso, nonché vietato dal codice della strada, guidare l'auto in stato di ebbrezza. La denuncia era scattata subito dopo il controllo a un posto di blocco. Il giovane aveva tentato inutilmente di fornire una spiegazione ai carabinieri. Ieri il processo, a tre anni di distanza dall'accaduto. Luca Grandi non si è presentato in aula. E nemmeno la madre, Maria Rita, ha voluto partecipare all'udienza. Lei aveva già dato le sue disposizioni al difensore: «Non si faccia condizionare. Luca ha bisogno di una lezione». E pur a malincuore, il legale ha rispettato il mandato. Il pretore Vittorio Spirito era pronto a commutare la condanna a dieci giorni di reclusione e 500 mila lire di ammenda in una pena pecuniaria di 750 mila lire. Ma il beneficio di legge non è stato applicato, su richiesta della stessa difesa. Un caso forse senza precedenti per la pretura di Sanremo. Che pure svolge da sempre una gran mole di lavoro, affron¬ tando spesso situazioni simili a quella del giovane torinese. Luca Grandi ha un precedente penale legato alla detenzione di una modica quantità di sostanze stupefacenti. Una vicenda di vecchia data, che ha archiviato senza pesanti conseguenze. Ma ora, dopo la sofferta scelta della famiglia, ogni strada alternativa al carcere è preclusa in caso di nuova condanna. La condizionale, Luca se l'è giocata con quella sua bravata in Riviera, complice l'esasperazione di una madre che non sa più cosa fare per fargli comprendere gli errori. [g. mi.]
Persone citate: Alberto Pezzini, Luca Grandi, Maria Rita, Vittorio Spirito
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