L'amarena ha il volto dell'Argentina

I biancocelesti erano così sicuri di vincere che non avevano disdetto l'hotel di Boston I biancocelesti erano così sicuri di vincere che non avevano disdetto l'hotel di Boston L'amarena ha il volto dell'Araentini Dal Brasile: così hanno incastrato Diego LOS ANGELES. Addio Mondiali. Il giorno dopo la disfatta, c'è tanta amarezza tra gli argentini ma la rabbia si stempera, lasciando il passo alle discussioni, ai programmi per il futuro. Sono molti i tifosi che si aspettavano una conclusione simile: «Non c'è il due senza il tre» è il commento sulla piazza dell'Obelisco. Dopo l'esclusione di Maradona e la sconfitta contro la Bulgaria, ecco lo scivolone con la Romania. E le migliaia di persone che si erano riversate nelle strade di Buenos Aires per seguire nell'Avenida 9 de Julio l'incontro su un maxischermo, pronte a festeggiare Batistuta, Balbo, Ruggeri e compagni, hanno ripiegato le bandiere tornando a casa. Anche la stampa argentina, nei suoi commenti, non è stata severa: «La squadra ha pagato i suoi errori», afferma «El Cronista», mentre il «Garin» apre il suo supplemento sportivo con un laconico ma dignitoso: «Morire in piedi». Più drammatico il popolare «Cronica», che cerca di interpretare con il titolo «Viene da piangere», i sentimenti di milioni di argentini che domenica hanno sperato fino alla fine in un miracolo. I giocatori tacciono. L'amarezza è grande. Prima di fare ritorno a casa sono stati costretti a ritornare a Boston. Erano così sicuri di passare il turno che non avevano neppure disdetto l'albergo, lasciandovi i bagagli. Il più provato è il citi Basile, che sa di avere le ore contate. Passarella è pronto a prendere il suo posto. Basile continua a ripetere che in campo c'è stata una squadra sola, la sua. Chi, invece, ha il dente avvelenato è Grondona, presidente della Federcalcio argentina. A sole 24 ore dall'eliminazione, riesce in un solo colpo a trovare due colpevoli per il ko. Il primo è proprio Basile, il secondo lo scova a poche ore dalla fine della partita, quando ancora la polizia affrontava in una curva dello stadio Rose Bowl le manifestazioni di rabbia dei tifosi argentini contro la Fifa, (25 tifosi sono stati fermati e due espulsi dal Paese). Si tratta dell'arbitro: l'italiano Pairetto. In un'intervista alla radio argentina «990», per Grondona la direzione di Pairetto «si presta a molte controversie. Quando vi sono precedenti che possono dare adito a sospetti, bisognerebbe evitare queste designazioni. In questo caso c'era il ricordo di Argentina-Italia del '90». Poco convincente. Sul fronte Maradona le novità arrivano da San Paolo e sono particolarmente interessanti. Secondo il quotidiano «Follia de San Paolo» in un'intervista attribuita ad un misterioso parente di Maradona (si pensa alla moglie, Claudia Villafane) emissari della Fifa avrebbero promesso al giocatore che non sarebbe stato sottoposto a controlli antidoping. «Io glielo avevo detto a Diego di non fidarsi di certe persone. Non mi ha creduto ed ecco il risultato. Lo hanno fregato». Maradona avrebbe ricevuto due anni fa la visita di emissari ufficiosi di grandi sponsors dei Mondiali Usa, che insistevano sul fatto che la sua partecipazione era fondamentale per il successo dell'evento. Gli «emissari» tornarono a farsi vivi nel giugno '93. Sarebbe stato allora che Maradona avrebbe accettato di rimettersi in forma per poter partecipare alla Coppa. Gli sponsors esigevano un trattamento drastico per dimagrire. Daniel Cer- rini, accusato oggi di aver fornito le sostanze proibite, fu incaricato di seguire l'asso argentino. «Si trattava di fargli perdere almeno 12 chili -. Improbabile, senza sostanze chimiche». Secondo l'intervistato, Diego avrebbe usato efedrina per diminuire appetito e compensare la riduzione di forza fisica dovuta alla perdita di peso. «Quando fu chiamato per il controllo antidoping - dice ancora l'anonimo parente - Diego capì che avevano incastrato. Ma ora racconterà tutto». Staremo a vedere. La Fifa intanto ha fatto sapere che deciderà la sorte di Maradona a fine agosto in un'apposita riunione a Zurigo. [c. p.] Basile ore contate Sarà Passarella il nuovo allenatore La partita volge al termine e sul volto dei giocatori argentini è dipinta la delusione per il ko inatteso ai Mondiali; a destra un tifoso Buenos Aires non riesce a trattenere le lacrime [REUTER]