Bergkamp è il ricostituente dell'Olanda

Ai tulipani guidati dall'interista basta un tempo per avere ragione della debole resistenza dell'Eire A ORLANDO Ai tulipani guidati dall'interista basta un tempo per avere ragione della debole resistenza dell'Eire Bergkamp è il ricostituente dell'Olanda E una mano la dà anche Bonner con una clamorosa papera ORLANDO. Quasi una bella partita di calcio, non la solita gara di sopravvivenza al calore, quella ieri a Orlando ha spedito a Dallas per i quarti l'Olanda (2-0) di un Bergkamp grande, spietato, ha rispedito a Dublino un'Eirc senza classe e artisti, ma con un cuore enorme. Il clima non ha fatto il solito massacro, gli atleti hanno ricambiato con calore il finalmente non spaventoso calore. E' finita con gli olandesi soddisfatti e gli irlandesi comunque felici dell'avventura vissuta. Meravigliosi tifosi irlandesi capaci di cantare inni guerrieri e tenere canzoni, di ballare con gli olandesi stupiti, di rimanere nello stadio a festeggiare la fine di un sogno (sognare è già tanto, vale la festa), a celebrare la fine della questua con cui, a migliaia, scovando parenti negli Usa, erano arrivati a sopravvivere sin qui, viaggiando, mangiando e bevendo. Sul piano tattico e tecnico non c'è stata partita, troppo più esperta, più signora del gioco l'Olanda, dove Bergkamp si è stabilizzato come grande leader, capace di sbattersi di testa contro arieti irlandesi e di miniare finezze maradoniane. Se Pellegrini lo ha visto, lo ricompra, e con altri miliardi onde essere sicuro che sia proprio suo e che giochi proprio nell'Inter. Già che c'è, potrebbe allora lasciar perdere Jonk e prendere Ovcrmars, spalla splendida e umile del fuoriclasse: e per attaccare, non per fare onanismo a centrocampo. Sul piano atletico e agonistico l'Eire ha messo in crisi per lunghi periodi l'Olanda. L'Eire non ha un gioco propriamente detto, però possiede la giocosità più totale ed aggressiva. Riuscire a non soffrirla, per tanti momenti a non subirla, è impossibile. Riuscire perù a non batterla, anzi a perdere con lei, è impresa difficilissima, possibile solo agli italioti ed a qualche loro imitatore. Citrus Bovvl pienissimo, colori misti: verde gli irlandesi, arancione gli olandesi, verdebiancarancione la bandiera irlandese (quella olandese, blubiancorossa, non ha presenza calcistica;. Inizio a mezzogiorno, 35 gradi ma non la tragedia climatica de- gli altri giorni. Orlando ha avuto nella notte un po' di pioggia, poi il cielo è rimasto coperto, con venticello: gran conforto rispetto all'altoforno delle altre partite. E siccome non c'è il sole, vengono accese le luci. Si può persino giocare a calcio. Sorpresine: ncll'Eire Charlton ha preferito di punta Coyne ad Aldridge, nell'Olanda Advocaat ha rinviato l'esordio del terzino Blind e fa il 43-3 con Overmars avanzato. Inni nazionali, cantatissimi. E poi le due tifoserie cantano insieme l'inno duro e intanto struggente del Livcrpool ma ormai di tutto il calcio: «You'll never walk alone», non camminerai mai solo. Eire d'impeto, Olanda di schemi. Koeman e McGrath liberi indietrissimo, all'italiana. Al 5' Valckx irrompe di testa, fuori. Al 7' Bergkamp grandissimo mette in mezzo per Overmars, basta appoggiare in rete, tiro molle, intercettato dalla difesa. McGrath aiuta Babb su Bergkamp, che però al 10' va in gol: è l'azione di prima a personaggi rovesciati, il centro rasoterra è di Overmars, lanciatosi dopo un errore di controllo commesso da Pholan, e Bergkamp mica sbaglia il tocco. Eire luttavanti, ma mai al tiro. Invece per l'Olanda Koeman, forte ma alto. Al 21' Bergkamp crossa per Rijkaard, Bonner a vuoto, Rijkaard in scivolata a dieci centimetri dal pallone che passa via. L'Olanda tende a ipnotizzare l'Eire con il football pensato, sino al 36' è noia, poi l'Irlanda reagisce, Gary Kelly spara su De Goej una punizione bloccata. Poco dopo Hougton devia in rete da vicino, Frank De Boer salva. E' il 40', l'Olanda sembra raggiungibile. Però ecco che Jonk avanza, non sa che fare, è a 25 metri, più che tirare spara avanti, facile per Bonner, ma il vecchio monumento non trattiene, Olanda 2-0. Finisce il tempo senza neanche un cartellino giallo: sensazionale. Ripresa, all'8' Stounton cross, De Goej sorvolato, Houghton di testa balordamente alto, partita non riaperta. Al 13' Houghton stavolta in ritardo su cross di Keane. L'Eire vuole il gol, è splendida di disperazione, al 21' Houghton dal dischetto spara sicuro, De Goej è bravo a fermare. Persino Koeman deve umiliarsi a spazzar via da poveraccio: e al 26' è per lui il primo cartellino giallo del match. Jack Charlton gioca Cascarino, manca un quarto d'ora. E mancano 10' quando Roy si mangia il gol da pochi metri, su palla respinta da Bonner 'tiro di Bergkamp). Mancano 9' quando gli irlandesi chiedono il rigore su mani (involontario) di Rijkaard. Finale con tiracci irlandesi e (44') un loro gol inutile di McGrath dopo palla toccata con mano. E al 2' di recupero Roy tira male, il 3 a 0 sarebbe stato troppo. Gian Paolo Ormezzano (EBOPHG.BAMCKETOHOSHST(1CO(2AIReAmSpDdSo (EIRE m& OLANDA BONNER 5 TQfF DEGOEJ 6 PHELAN 5 DE BOER F. 6,5 G.KELLY 6 KOEMAN 6.5 BABB 6,5 VALCKX 6 MCGRATH 6.5 RIJKAARD 6 KEANE 6 WITTSCHGE 6 TOWNSEND 6,5 (34' s.t. NUMAN) sv HOUGHTON 6.5 JONK 6 SHERIDAN 6.5 WINTER 6,5 STAUNTON 6 OVERMARS 7 (18' S.t. MCATEER) 5.5 BERGKAMP 7,5 COYNE 6 VANVOSSEN 6,5 (29' s.t. CASCARINO) sv (25' s.t. ROY) 5 AIL: J. CHARLTON 6 All.: ADVOCAAT 6,5 2 Arbitro: MIKKELSEN (Danimarca) 7 Reti: 10' p.t. Bergkamp; 40' p.t. Jonk. Ammoniti: 26' s.t. Koei.ian (Ol). Spettatori: 66 mila. Dennis Bergkamp festeggiato dai compagni dopo il gol Sopra la papera di Bonner