Aperto a Mosca un ufficio antimafia: è l'Fbi di Giulietto Chiesa

Aperto q Mosca un ufficio antimafia; è i'Fbi CRIMINALITÀ' I Per l'inaugurazione è arrivato il direttore dell'agenzia investigativa americana, che lancia l'allarme Aperto q Mosca un ufficio antimafia; è i'Fbi «C'è un'alleanza tra Piovra russa, cartello diMedellin e Cosa Nostra» MOSCA DAL NOSTRO INVIATO La mafia russa come la «Spectre» di James Bond. Dai romanzi di Jan Fleming alla realtà della fine del XX secolo. Così potente da costringere Louis Freeh, il capo del Federai Bureau of Investigation, a venire a Mosca per aprire una filiale locale dell'Fbi. Per ora senza concedere al controspionaggio russo di fare altrettanto in casa americana. Ma, si sa, la reciprocità vale solo tra uguali. E la collaborazione è comunque assicurata. L'Fbi darà informazioni ai russi, i russi hanno già comunicato a Freeh i dati concernenti sei dei loro mafiosi, tra cui il «giapponese», che hanno scelto come fissa dimora gli Stati Uniti e da laggiù dirigono le operazioni. L'America si è accorta, in ritardo, che il Cartello colombiano del narcobusiness, Cosa Nostra, la mafia italiana, sono ormai strettamente collegati in un unico viluppo di colossali interessi, con le mafie russe. «La situazione cri¬ minale negli Stati Uniti - ha detto Freeh - è ormai direttamente influenzata dal fenomeno. Il crimine organizzato con radici in Russia sta diventando un grande problema anche per noi». Quindi bisogna correre ai ripari. L'Fbi è venuta per informare i russi che «enormi quantità di denaro sporco sono in viaggio dagli Stati Uniti alla Russia», paradiso di tutti i riciclaggi e speculazioni del mondo intero. Entra, insieme al denaro da ripulire (per esempio nella privatizzazione), la droga. Escono, quasi tutti illegalmente, due miliardi di dollari al mese derivanti dalle attività mafiose e di esportazioni. Con queste dimensioni finanziarie la mafia russa è ormai un partner altamente desiderabile per le centrali criminali di tre continenti. E non è soltanto questione di droga. C'è il problema del commercio di armi e tecnologie militari, di cervelli capaci di riprodurre all'estero le migliori scoperte tecniche della macchina ex sovietica. E, in questo ambito, c'è in ballo anche l'arma atomica. Per ora ma si ha l'impressione che le autorità dell'Est e dell'Ovest giochino al ribasso - si tratta di «sospetti» e «timori». «Noi - ha aggiunto Freeh - non possiamo aspettare che si manifesti il primo caso documentato di esportazione di materiali radioattivi». In realtà egli stesso precisa che, proprio nel maggio scorso, una partita di plutonio proveniente dalla Russia è stata casualmente trovata in Germania. Dunque, più che una previsione, è già un annuncio. Intanto Mosca si sta trasformando in poligono di tiro e in laboratorio sperimentale per azioni di terrorismo di serie, piccole, medie e grandi. Negli ultimi tempi si va avanti a un'esplosione al giorno, in media. E - notizia di ieri - emerge la prima statistica sui sequestri di persona. Insieme con una primizia: sventato il rapimento di una bambina di 8 mesi, figlia della direttrice di una jointventure della capitale. Il primo vice-ministro degli Interni, Mi- khail Egorov, ha reso noto il lieto fine di una vicenda che durava dal 2 giugno scorso. Quattro rapitori, tra cui tre donne, avevano chiesto un riscatto di mezzo milione di dollari. Li hanno presi dopo il pagamento di poco più di metà della somma. Ma la statistica dice molto di più delle singole storie di ordinario rapimento, che differiscono da quelle italiane solo per la stravaganza che spesso le contraddistingue: mentre ne! 1990 si registrarono in tutto soltanto due sequestri, la cifra cumulata dell'ultimo triennio, alla fine di giugno, registra ben 118 «kidnappings. Louis Freeh commenta con i giornalisti: «L'ondata di criminalità si sta abbattendo sulla Russia proprio mentre avviene il passaggio dall'economia pianificata al libero mercato. In questo Paese tutto avviene nello stesso tempo». E se ci fosse un legame di causa ed effetto tra i due fenomeni? Giulietto Chiesa

Persone citate: Egorov, Fleming, Freeh, James Bond, Louis Freeh