Il Bangladesh processa la scrittrice «blasfema»

Il Bangladesh processa la scrittrice «blasfema» INTEGRALISMO Un fax dal suo rifugio: aiuto, vogliono uccidermi Il Bangladesh processa la scrittrice «blasfema» DHAKA. Non si è presentata al processo contro di lei per blasfemia la scrittricie bengalese Taslima Nasrim, l'equivalente locale di Salman Rushdie che i fondamentalisti islamici del suo Paese vogliono morta. Neanche il suo avvocato era presente all'udienza e per questo il giudice ha concesso alle autorità di polizia ancora un mese per eseguire l'ordine di arresto omesso lo scorso 4 giugno. La scrittrice è in clandestinità da quel giorno e teme per la sua vita. L'altra sera si erano diffuse voci secondo le quali Nasrim sarebbe nascosta presso un non identificato diplomatico. Ieri la donna ha spedito in Francia un'invocazione di aiuto via fax chiedendo di essere salvata. «Sono in grave pericolo. I fondamentalisti potrebbero uccidermi in ogni momento. Vi prego salvatemi». Segue la firma e la data, poi una postilla: «Non inviatemi alcun fax in risposta». Il messaggio è pervenuto ad Antoinette Fouque, deputata europea e presidentessa dell'Alleanza delle donne per la democrazia. Il fax è stato riprodotto dal quotidiano «Liberation», cancellando solo il numero dell'apparecchio da cui è stato spedito in modo da impedire di identificare il nascondiglio della Nasrim. Il governo del Bangladesh ha fatto sapere ieri di «augurarsi che i diplomatici stranieri non violino le leggi del Paese» ospitando in qualche sede di ambasciata la scrittrice femminista. «Il Bangladesh - dice la nota diffusa dal governo di Dacca confida che nessun diplomatico comprometta l'alto rispetto e la protezione che vengono accordate ai diplomatici, dando rifugio a una persona debitamente accusata in base alle leggi di un Paese indipendente e sovrano». Di che cosa ò accusata la Na- srim? Un anno fa un religioso musulmano, capo di un gruppo integralista emise una sentenza di morte («fatwa») contro di lei, colpevole di aver scritto un libro di denuncia sulle persecuzioni subite dalla minoranza indù bengalese. Il 4 giugno scorso, le autorità emisero un mandato di arresto per la scrittrice, dopo che in un'intervista le era stata attribuita l'affermazione che il Corano, libro sacro dell'Islam, dovrebbe essere riscritto perché così com'è rende le donne schiave. [e. st.] La scrittrice Taslima Nasrim

Persone citate: Antoinette Fouque, Salman Rushdie, Taslima Nasrim

Luoghi citati: Bangladesh, Dhaka, Francia