Caccia ai figli di un'altra vita di Fabio Galvano

Caccia ai figli di un'altra vita Una inglese racconta come si è «reincarnata» e ha trovato i suoi cari Caccia ai figli di un'altra vita PLONDRA OTREBBERO essere tutti, per età, suoi zii. Jenny Cockell, invece, li tratta come figli. Dice, anzi, che sono i suoi bambini; e l'intera Irlanda - ma anche i network televisivi americani - si appassiona alla vicenda della donna (inglese) che afferma di essere la reincarnazione di un'irlandese morta 62 anni fa. Una visionaria? I suoi ricordi sono precisi, puntuali, collimano alla perfezione con quelli dei «figli», ricorda vicende e luoghi che soltanto loro e la mamma potevano sapere. E' solo un ingranaggio editoriale, per il libro ormai bestseller? Può darsi, ma le visioni e la convinzione di Jenny Cockell hanno ricostruito una fami- glia che le vicende della vita avevano spezzato. «La prima volta credevo di parlare con un fantasma», ricorda Sonny Sutton con un brivido: «Ero sicuro di parlare con mia madre». Sonny ò il maggiore degli otto figli di Mary Sutton, la donna di cui Jenny Cockell dice d'essere la reincarnazione. Oggi ha 75 anni e ne aveva 13 quando la madre morì mettendo al mondo il decimo figlio (in 13 anni, due erano morti nell'infanzia). Dal villaggio di Malahide, appena a Nord di Dublino, le tre sorelle furono portate in un convento della capitale, la neonata Elizabeth fu presa da uno zio, i fratelli invece finirono all'orfanotrofio di Drogheda. A casa rimase solo lui; e non avrebbe più visto gli altri. Fino a quando, quattro anni fa, entrò in scena Jenny. Fin da bambina aveva avuto strane visioni, sensazioni, conoscenza di luoghi e persone che non erano del suo ambiente inglese. Ricordava la propria morte, i figli e le caratteristiche di ciascuno. Ma il suo era un mosaico incompleto: un villaggio, una valle. Solo da grande riuscì a localizzare Malahide. Ma la situazione non si sarebbe sbloccata che nel 1988, con l'aiuto di un ipnotizzatore che l'aiutò a precisare quei ricordi: il molo, le case. Fu un agricoltore della zona, riconoscendo storie e personaggi, a ricondurla ai Sutton. Cominciava la ricerca, attraverso orfanotrofi, preti, conventi, annunci sui giornali. 11 primo dei fratelli a farsi vivo fu John, il secondogenito. A poco a poco il quadro familiare si completò, e dopo i quattro fratelli spuntarono anche due delle quattro sorelle (una era morta in convento, un'altra in Australia dove era emigrata con il marito), compresa la neonata di allora. Jenny Cockell li riconosce tutti, figli e figlie. Ricorda episodi della loro infanzia. «L'ha mandata nostra madre per riunirci», dice Sonny. C'è di che rabbrividire. Fabio Galvano

Persone citate: Caccia, Jenny Cockell, Mary Sutton, Sonny Sutton, Sutton

Luoghi citati: Australia, Dublino, Irlanda