Buontempo: «I ministri di An non rinneghino il passato»

2. Buontempo: «I ministri di An non rinneghino il passalo» L'OPPOSIZIONE DI DESTRA SI ORGANIZZA pisa 01 siamo l'anima e il cuore di questa destra uscita dai ruderi della prima Repubblica». Così Teodoro Buontempo al convegno itinerante della comunità militante «La città nuova» che ha fatto tappa per tre giorni a Pisa. In un clima dal quale traspare la voglia di rivincita verso Gianfranco Fini, reo di aver perso per strada l'identità storica del partito, volano parole grosse all'indirizzo del giovane segretario e dei cinque ministri di Alleanza Nazionale al governo. «Io mi sento dentro la destra e i nostri rappresentanti devono sempre tener presente questa loro discendenza - tuona ancora Er Pecora -, perciò i ministri di Alleanza Nazionale devono smetterla di perdere il loro tempo a dichiararsi antifascisti quando lo sono stati per vent'anni». L'uditorio si scalda, Buontempo si esalta: «Se non si creerà un filo diretto tra la comunità militante e coloro che la rappresentano al governo, passeremo alla contestazione». Un trionfo per Buontempo che subito dopo però abbassa i toni e ricorda l'impegno sociale che non dev'essere smarrito. Quell'impegno verso il popolo che gli ha dato tanti voti nelle borgate romane e che non dimentica Verona e la costituzione repubblicana di quegli anni. E le continue critiche di Fini al fascismo e a Benito Mussolini - «Una cantonata l'entrata in guerra con la Germania non sono piaciute a Alessandra Mussolini che ha replicato così al segretario: «A Fini regalo un benevolo consiglio: se siamo d'accordo che il giudizio sul fascismo e su Benito Mussolini vada consegnato alla storia e al parere degli storici, come Fini stesso ha detto per primo, lasci stare mio nonno, si goda i meritati giorni di vacanza e pensi che al suo ritorno dovrà occuparsi dei problemi del Paese e del partito. Gli altri leader parlano della legge elettorale, della disastrata e disastrosa situazione economica, Fini continua a parlare del fascismo. Adesso basta». E dicono «basta» anche a Pisa. Qui la fronda interna di Alleanza Nazionale è formata soprattutto da giovani e malgra¬ do la presenza ai lavori del vicesegretario Urso, si ispira chiaramente ad un Rauti pronto a cavalcare il vento di protesta in vista del prossimo congresso. Ci sono i neodeputati Cecconi e Pasetto, Gianni Alemanno (genero di Pino Rauti), animatore dell'iniziativa pisana, la leader del Fronte della Gioventù Roberta Angelini che siederà ora al Parlamento europeo. A tutti loro parla Buontempo: «Fini è un grande leader politico - dice -, dobbiamo sostenerlo»; ma non appena nota le facce perplesse e coglie qualche mugugno riprende urlando: «Ma il suo successo personale non dovrà mai costare la vita del msi». Intanto nelle stesse ore a Viareggio capeggiati da Leccisi si stanno incontrando gli uomini di quella destra che più destra non si può. Forse Buontempo tenta di recuperare questi desaparecidos, ma Leccisi e i suoi fanno sapere da Viareggio: «Er Pecora? Anche lui fa parte della cricca dei traditori». Renzo Castelli Alessandra Mussolini: «Il segretario smetta di criticare il Nonno» Teodoro Buontempo leader dei «duri» nel msi

Luoghi citati: Germania, Pisa, Verona, Viareggio