Successione a Delors C'è il nome di Amato

Mastella dà iì via. Maroni: per i buchi qualcuno dovrà pagare Forse a una svolta la presidenza Cee Successione a Delors C'è il nome di Amato Palazzo Chigi e Kohl lo sostengono Contatti avviati a Londra e Parigi po Martino ne ha parlato a Londra con il ministro degli Esteri inglese Douglas Hurd. E dal 1° luglio, quando i tedeschi hanno assunto la presidenza della Ue, sono stati Kinkel e Kohl a sondare gli umori europei sul nome di Amato. Ufficialmente la candidatura di Jean Lue Dehaene è ancora in piedi, anche se il premier belga è il primo a non farsi molte illusioni: «So bene che le mie chances a questo punto sono minime ma mantengo la mia candidatura per rispetto a tutti coloro che mi hanno votato». Formalmente rimane anche la candidatura dell'olandese Ruud Lubbers, ma avendo ricevuto meno voti di Dehaene a Corfù non appare più credibile (mentre può invece . aspirare alla successione di Manfred Woerner al vertice della Nato). La candidatura dell'irlandese Peter Sutherland, già direttore generale del Gatt, per adesso è appoggiata soltanto dal suo Paese. E lo stesso si può dire di Leon Brittan. L'ex presidente del Consiglio può contare sul buon rapporto con il Cancelliere Kohl, cementato nel corso di una lunghissima cena a lume di candela nel palazzo della prefettura a Firenze due anni fa. Il governo conta anche sull'appoggio di Mitterrand e quello di Gonzalez. Per gli inglesi il passato socialista di Amato potrebbe pesare a suo sfavore. Ma alla Farnesina rispondono: «Tanta acqua è passata sotto i ponti e il governo Amato è stato il più liberista del dopoguerra». Andrea di Robilant ROMA. Giuliano Amato entra a sorpresa nella rosa dei candidati alla successione di Jacques Delors alla presidenza dell'Unione europea. E lo fa con il sostegno del cancelliere Helmut Kohl, che ha appena assunto la presidenza di turno della Ue e sta consultando i partner europei a ritmo serrato. Kohl ha convocato un vertice straordinario a Bruxelles il 15 luglio per arrivare ad una decisione. «Nelle primissime settimane di questa presidenza tedesca ci dovremo dedicare innanzitutto a questo problema», ha dichiarato al settimanale Welt am Sonntag. Il cancelliere teme che l'incapacità dei Dodici di mettersi d'accordo su un nome finisca per paralizzare l'intera presidenza tedesca, che dura fino a dicembre. Al vertice di Corfù la settimana scorsa la candidatura del belga JeanLuc Dehaene fu bocciata dalla Gran Bretagna. Da allora i tedeschi si stanno dando da fare per trovare un candidato che ottenga il consenso dei Dodici. Il nome di Amato è emerso per la prima volta nelle pieghe del vertice di Corfù. Il sottosegretario agli Esteri Livio Caputo ne parlò anche con alcuni giornalisti in modo informale. Ma nel frattempo, dicono alla Farnesina, la candidatura dell'ex presidente del Consiglio «ha camminato con le sue gambe». Al punto che il governo italiano ha deciso di appoggiarla fino in fondo. Silvio Berlusconi e Antonio Martino ne hanno parlato martedì a Roma con il ministro degli Esteri tedesco Klaus Kinkel. Il giorno dò- Giuliano Amato Giuliano Amato