Fratelli morti dilaniati per i fuochi d'artificio di S. T.

Fratelli morti dilaniati per i fuochi d'artificio Esplosione in una piccola fabbrica di Lecce Fratelli morti dilaniati per i fuochi d'artificio LECCE. Investiti dall'esplosione dei petardi e dei fuochi di artificio che stavano confezionando, due fratelli sono morti dilaniati. Un ragazzo di 16 anni, rimasto ustionato, versa invece in condizioni disperate nell'ospedale di Brindisi. E' accaduto ieri mattina alle 11,30 a Scorrano, 30 chilometri da Lecce. Palmiro Carlo Velardi, 29 anni e il fratello Valerio, 32 anni, sono stati ridotti in brandelli. Alessandro Rizzo, 16 anni, più lontano dall'esplosione, è stato travolto da una fiammata. I tre erano alle prese con polvere da sparo. Dovevano preparare fuochi di artificio per la ditta di Giovanni Mega, che mercoledì, in occasione della festa di Santa Domenica, avrebbe dovuto partecipare a Scorrano alla tradizionale gara pirotecnica. Non si riesce ancora a capire come mai vi sia stato lo scoppio. Quando sono intervenuti, carabinieri, vigili del fuoco e uomini della Protezione civile hanno trovato pochissimo. Del laboratorio non restava nulla. I corpi dei fratelli erano straziati. In condizioni gravissime, il minorenne è stato subito trasportato in ambulanza al reparto grandi ustionati dell'ospedale Di Summa di Brindisi. Secondo i primi accertamenti, la ditta di cui è titolare Giovanni Mega, 41 anni, non era più autorizzata alla produzione, ma solo alla detenzione e all'uso di fuochi pirotecnici. Poteva cioè organizzare spettacoli durante le feste paesane. Quello di ieri non era il primo incidente. In analoghi episodi, Mega aveva perduto il fratello diciottenne Donato, nel 1979, e il padre Angelo, nell'81. Il magistrato che si occupa dell'inchiesta, il sostituto procuratore della Repubblica Antonio De Donno, ha inviato a Mega un'informazione di garanzia per il reato di disastro colposo. [s. t.]

Persone citate: Antonio De Donno, Giovanni Mega, Mega, Palmiro Carlo Velardi

Luoghi citati: Brindisi, Lecce, Santa Domenica, Scorrano